Covid, altri 258 decessi. I medici in Italia hanno lavorato con mascherine inutili per mesi: sono morti in 350

Maxi sequestro di mascherine provenienti dalla Cina. Non erano idonee a proteggere dal virus ma sono state distribuite a medici e operatori sanitari. A ordinarle era stato l’ex commissario Domenico Arcuri.

mascherine sequestrate arcuri
Getty Immages/David Ramos

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 11.807 unità e portano il totale a 4.082.198. Nelle ultime ventiquattro ore 258 morti che fanno salire le vittime a 122.263 e 15.867 guariti che raggiungono quota 3.557.133. Totale persone vaccinate: 6.688.864.

I casi attualmente positivi scendono a 402.802, – 4327 rispetto a ieri. i ricoverati sono 16.867, – 653 mentre nelle terapie intensive 2308 assistiti, -60 da ieri.

Covid: maxi sequestro di mascherine

Da oltre un anno li chiamiamo “eroi”. Eroi che ogni giorno, con turni, talvolta, disumani, combattono contro un nemico immensamente più potente e feroce: il Covid. Eroi che spesso ci hanno rimesso la loro stessa salute e, a volte, purtroppo, anche la vita. Sono i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari. Ad aprile 2021 – secondo i dati della Federazione nazionale Ordini dei medici – erano saliti a 352 i medici morti durante la pandemia. Eroi che sono stati mandati a combattere senza armi e senza scudo. Mentre, già nei primi mesi del 2020, Palazzo Chigi – sotto l’egida dell’ex premier Giuseppe Conte – acquistava i migliori dispositivi di protezione per tutelare l’allora Presidente del Consiglio e i suoi collaboratori. E oggi ne abbiamo l’ennesima prova. Questa mattina, su ordine della Procura di Gorizia i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato oltre 60 milioni di mascherine. Si tratta di dispositivi di protezione individuale provenienti dalla Cina, non idonei e, pertanto, pericolosi: dai test è emerso che il loro potere filtrante è dieci volte inferiore a quello previsto dalle certificazioni. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno trovato 34 milioni di pezzi in un deposito Sda a Cesano Maderno, in provincia di Milano e altre a Pomezia, in provincia di Roma.

L’operazione nasce da una precedente inchiesta sui dispositivi di protezione individuale assegnati alle Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia. Si tratta del residuo di forniture di circa 250 milioni di pezzi,ereditato dalla precedente gestione della struttura nazionale per l’emergenza dell’ex commissario Domenico Arcuri. Lo scorso febbraio alla Finanza era stato segnalato l’utilizzo in ambito ospedaliero di mascherine cinesi con bassa capacità filtrante e dopo le analisi di laboratorio erano scattati gli accertamenti che hanno portato al sequestro.
L’indagine è per ora contro ignoti e la Procura sta procedendo per il reati di vendita di prodotti industriali con segni mendaci. La documentazione acquisita per ora, ha consentito di stimare nel valore in circa 300 milioni di euro. Il fascicolo d’inchiesta friulano sarà trasferito a Roma dove è in corso un’ inchiesta sull’appalto sulle mascherine in cui l’ex commissario Domenico Arcuri è indagato per peculato.

 

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