La Presidente del Senato Elisabetta Casellati, in un fuori onda con il sindaco di Milano Beppe Sala, dice la sua sul caso dell’utilizzo improprio dei voli di Stato.
Nessuna risposta ufficiale: la Presidente del Senato Elisabetta Casellati, per ora, tace sul caso sollevato nei giorni scorsi dal quotidiano La Repubblica, che la vede al centro di una polemica per l’utilizzo per fini personali di un Falcon 900 dell’Aeronautica, teoricamente messo a disposizione delle autorità per voli di Stato. Intervenuta ieri a margine della cerimonia di intitolazione delle prime vie e piazze dell’area in cui si svolse l’Expo 2015, a Milano, la seconda carica dello Stato – interpellata sul tema dai giornalisti presenti – non ha voluto fornire indicazioni sulla questione.
La posizione di Casellati, però, emergerebbe da un “fuori onda“, uno scambio di battute con il sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala, cui la presidente del Senato avrebbe spiegato di aver fatto ricorso ai voli di Stato a causa della completa mancanza di alternative, visto che la gran parte dei mezzi pubblici erano bloccati a causa della pandemia di Coronavirus, che nei mesi scorsi ha seriamente messo a rischio il regolare svolgimento delle attività parlamentari. Secondo l’inchiesta condotta da Repubblica, Casellati avrebbe usufruito per ben 124 volte del Falcon 900: voli che le sarebbero serviti per fare ritorno a casa e, in alcune circostanze, per raggiungere le proprie località di villeggiatura estiva.
A Sala, Casellati ha detto di aver utilizzato quei voli soltanto per ragioni istituzionali: “Tutto per arrivare a lavorare. Non c’erano treni, non c’erano aerei, questo nessuno lo dice“, si è sfogata la presidente del Senato – ufficialmente inconsapevole di essere registrata. Eppure, alcuni dei voli registrati avevano come destinazione finale la Sardegna, per giunta nel mese di agosto. La presidente del Senato, sempre rivolgendosi a Sala, ha poi ricordato di aver cominciato ad utilizzare il Falcon soltanto nel 2020: “2018, zero voli. 2019, zero voli“, ha detto.
Dei 124 voli “sospetti“, il 75% – vale a dire 97 viaggi – hanno coperto la rotta Roma-Venezia, andata e ritorno: un tragitto che fa pensare allo spostamento che Casellati – residente con la famiglia a Padova – deve coprire per raggiungere il Senato. Ci sono però anche i due viaggi andata/ritorno che il Falcon 900 compie tra il 18 ed il 25 agosto verso la Sardegna, proprio nei giorni in cui Casellati è in vacanza sull’isola. Secondo l’inchiesta giornalistica che ha sollevato il caso, “nessun altro apparecchio della flotta di Stato si è mosso con la stessa frequenza“.
Da Palazzo Madama, filtrano alcune spiegazioni informali: fonti del Senato affermano infatti che prima dell’avvento della pandemia, Casellati percorresse la rotta tra Roma e Padova utilizzando voli di linea o, a volte, in treno. Con l’arrivo dell’emergenza sanitaria, però, l’atteggiamento della presidente del Senato cambia: prima, durante il lockdown, Casellati sarebbe rimasta a Roma per tutto il periodo del primo lockdown, da marzo a maggio; stando a quanto documentato dai piani di volo, avrebbe cominciato ad utilizzare in maniera particolarmente frequente il Falcon 900: “ragioni di tutela della salute“, dicono ancora da Palazzo Madama, visto che la numero uno del Senato non potrebbe percorrere lunghe distanze in auto per via di un problema alla schiena.
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