Covid, 256 morti. “Faremo come negli anni ’70: vaccineremo nelle scuole”, dice Figliuolo

Il commissario per l’emergenza Covid, il generale Figliuolo, annuncia importanti novità sul fronte delle vaccinazioni.

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Getty Immages/Andre Coelho

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono aumentati di 5948 unità e portano il totale a 4.05.708. Nelle ultime ventiquattro ore 256 morti che fanno salire le vittime a 121.433 e 13.038 guariti che raggiungono quota 3.505.717. Totale persone vaccinate: 6.249.347.

I casi attualmente positivi scendono a 423.558, – 7348 rispetto a ieri. i ricoverati sono 18.395, +50 mentre nelle terapie intensive 2490 assistiti, -34 da ieri.

Figliuolo: “Vaccineremo a scuola”

Dopo aver recentemente annunciato che, a stretto giro, la campagna vaccinale si estenderà anche ai cinquantenni per toccare, via via, gli strati sempre più giovani della popolazione, il generale Figliuolo – commissario per l’emergenza Covid – non si ferma e procede con altre novità. A margine della sua visita presso l’Università di Roma, Figliuolo ha dichiarato: “Stiamo pensando a fare le vaccinazioni ai ragazzi proprio nelle scuole. Come si faceva negli anni ’70. Ci stiamo lavorando”. I punti interrogativi sono molti. A partire dal vaccino per i bambini e ragazzi che, al momento, ancora non c’è. L’azienda BioNTech- Pfizer ha recentemente annunciato che il loro farmaco per soggetti under 16 dovrebbe arrivare in Europa intorno a giugno. Anche Moderna ha già avviato i test sui bambini mentre AstraZeneca ha dovuto interrompere momentaneamente.

Il commissario per l’emergenza, qualche giorno fa, non ha mancato di sottolineare quanto – a suo dire – sia stato straordinario vaccinare decine di migliaia di persone con un vaccino – riferendosi al siero anglo svedese di AstraZeneca – i cui effetti non si conoscevano. E, in accordo con il Ministro della Salute Roberto Speranza, Figliuolo è dell’avviso di non seguire alla lettera le indicazioni dell’Ema e dell’Aifa – rispettivamente le Agenzie per i farmaci europea e italiana – che indicano i vaccini con vettori virali – AstraZeneca e Johnson&Johnson solo per persone con più di 60 anni. Dunque a breve in Italia AstraZeneca e Johnson&Johnson potrebbero tornare a d essere iniettati anche a soggetti under 60 ma solo su base volontaria e con consenso “rinforzato”. Nel frattempo, a Sanremo, due persone nonostante avessero già ricevuto la prima dose vaccinale, sono finite in ospedale per Covid. Fino ad ora non era mai accaduto. Infatti anche se i vaccini non mettono al riparo dal rischio di contrarre il virus o di contagiare, impediscono all’infezione di svilupparsi in modo grave. La moglie dell’ex premier Matteo Renzi, ad esempio, ha anch’ella contratto il Covid anche dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca. Ma in forma lieve e asintomatica.

 

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