I risultati di alcune ricerche su pazienti malati di Covid, rivelano che un farmaco per l’asma può rivelarsi utile per la guarigione.
Sono 9.148 i nuovi casi di Covid, secondo i dati del Ministero della Salute. Ieri erano stati 12.965. Sono invece 144 le vittime in un giorno, contro le 226 di ieri: è il numero minore di decessi da 7 mesi. L’ultimo dato analogo era stato registrato il 26 ottobre 2020, quando il bollettino ufficiale indicava la cifra di 141 morti. Sono 3.492.679 i guariti in totale – con un incremento di 8.637 unità – sono 430.906 le persone attualmente positive – con un incremento di 364 casi rispetto all’ultima rielvazione.
Sono 156.872 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore in Italia: ieri i test erano stati 378.202. Il tasso di positività sale al 5,8%: ieri era al 3,4%.
Quasi stabili i ricoveri in terapia intensiva: sono 2.524, due in più rispetto a ieri, con 109 nuovi ingressi giornalieri. In calo i ricoveri nei reparti ordinari, con 18.345 ricoverati, 36 in meno nelle ultime 24 ore.
Farmaci contro l’asma, perché potrebbero essere utili
Alcuni farmaci tradizionalmente utilizzati per curare l’asma, un disturbo bronchiale che affligge centinaia di migliaia di persone nel mondo, sembrano efficaci nel trattamento del Covid. A rivelarlo è uno studio condotto oltre Manica presso l’Università di Oxford che ha analizzato 1.779 casi di pazienti asmatici malati di Coronavirus e la loro guarigione dalla malattia: se il fatto che l’asma non sia un fattore di rischio nel contrarrei Coronavirus è noto ai medici da tempo però, nessuno si aspettava la rivelazione che lo studio ha portato, spiega il professore specializzato in pneumologia Luca Richeldi che lavora presso il Gemelli di Roma: “Lo studio è nato da una semplice osservazione, cioè che i malati di asma sotto trattamento col budesonide per inalazione riuscivano a guarire prima e meglio dal Covid rispetto alla media degli altri pazienti”, racconta il medico riferendosi alle ricerche britanniche.
I medicinali per l’asma che hanno dato qualche risultato nell’accompagnare il paziente malato di Covid nella sua guarigione sarebbero principalmente Aircort, Bodinet, Bodix, Kesol, Miflonide e Pulmaxan, tutti presenti in medicinali usati per il trattamento dell’asma bronchiale: in particolar modo in merito allo studio il 32% dei pazienti trattati con il Budesonide ha incontrato una guarigione più rapida avvenuta entro due settimane: il farmaco sembra in grado di alleviare i sintomi più gravi e di accelerare la ripresa del paziente, in molti casi. Ma non è l’unica buona notizia nella lotta contro il virus: infatti, sempre dall’Inghilterra e precisamente dal Cardiovascular Sciences al King’s College situato nella capitale arriva l’esito preliminare di una ricerca sul farmaco Niclosamide, usato da più di 50 anni per trattare tenie e infezioni intestinali: “Sono sempre più convinto che Covid-19 sia una malattia causata non dalla semplice distruzione delle cellule infettate dal virus, ma dalla persistenza di queste cellule nell’organismo per periodi lunghi di tempo”, spiega il ricercatore Mauro Giacca che ha guidato la ricerca in Gran Bretagna. Il farmaco sembra in grado di inibire i processi che danneggiano i tessuti bersaglio del virus, rallentando la fusione tra le cellule infette e quelle sane circostanti. Un importante passo avanti nella lotta contro le forme più gravi del Coronavirus.