Due cittadini di Villaverla, in provincia di Vicenza, sono risultati positivi alla variante indiana del Covid: erano rientrati in Italia il 7 aprile.
Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 13.446 unità e portano il totale a 4.022.653. Nelle ultime ventiquattro ore 263 morti che fanno salire le vittime a 120.807 e 15.621 guariti che raggiungono quota 3.465.576. Totale persone vaccinate: 5.833.485.
I casi attualmente positivi scendono a 436.270, – 2439 rispetto a ieri. I ricoverati sono 18.940, – 411 mentre nelle terapie intensive 2583 assistiti, – 57 da ieri.
Varante indiana: a portarla in Italia due pellegrini
La variante indiana del Covid è già in Italia. Nonostante il blocco dei voli stabilito nei giorni scorsi dal Governo – che dopo aver sospeso gli arrivi dall’India e dal Bangladesh ha esteso ieri lo stop anche ai passeggeri provenienti dallo Sri Lanka – la nuova mutazione del virus è già stata riscontrata in alcuni positivi nel nostro Paese. In particolare, i primi due casi sono localizzati nel Comune di Villaverla, in provincia di Vicenza: a darne l’annuncio all’agenzia Ansa è stato il sindaco Ruggero Gonzo, che ha spiegato che i due veneti – padre e figlia – erano rientrati in Italia dall’India lo scorso 7 aprile atterrando a Bergamo. Da lì, hanno fatto ritorno a casa a bordo di un taxi.
“Poi diligentemente hanno segnalato la cosa al sito dell’Ulss 7 chiedendo di fare il tampone. Lo hanno fatto il 14 aprile: il padre e la figlia sono stati trovati positivi alla variante indiana mentre per la madre, asintomatica, si stanno ultimando gli accertamenti“, ha affermato il sindaco. Tutti i componenti del nucleo familiare, comunque, si trovano in buone condizioni di salute. I due avevano preso parte al pellegrinaggio induista di Kumbh Mela, immergendosi nelle acque del Gange. Questa nuova variante virale si è diffusa assai rapidamente: ha contagiato mille persone in 24 ore. Numero che aveva fatto preoccupare i due, i quali hanno quindi richiesto di effettuare un tampone.
Antonia Ricci, direttrice dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, che sta effettuando il sequenziamento dei ceppi del virus e che ribadisce come, allo stato attuale, i casi di variante indiana individuati in Veneto appaiano isolati e di provenienza estera. Il comportamento scrupoloso dei due positivi – che al rientro si sono immediatamente posti in isolamento – ha scongiurato che l’infezione potesse trasmettersi tra i concittadini: soltanto la madre – in quanto convivente – potrebbe essere stata contagiata ed è monitorata costantemente. Tuttavia – stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – la variante indiana è stata rilevata già in 17 Paesi. Mentre in India la situazione è ormai al collasso con 380mila contagi e oltre 3600 decessi nelle ultime ventiquattro ore. Nel Paese asiatico si sta registrando una preoccupante carenza di ossigeno negli ospedali.