A partire da giugno sarà disponibile un vaccino anti Covid anche per i bambini. La prima azienda a raggiungere il traguardo è stata la BioNTech- Pfizer.
Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 14.320 unità e portano il totale a 4.009.208. Nelle ultime ventiquattro ore 288 morti che fanno salire le vittime a 120.544 e 18.088 guariti che raggiungono quota 3.449.955. Totale persone vaccinate: 5.568.648.
I casi attualmente positivi scendono a 438.709, – 4062 rispetto a ieri. I ricoverati sono 19.351, – 509 mentre nelle terapie intensive 2640 assistiti, – 71 da ieri.
Oltre ai ritardi nella consegna delle dosi e alla presenza piuttosto massiccia di persone scettiche nei confronti dei vaccini anti Covid, c’è anche un altro ostacolo lungo il percorso verso l’immunità di gregge: la mancanza di un vaccino per i ragazzini sotto i 16 anni di età. Ormai è noto a tutti che il virus colpisce anche giovani e giovanissimi e, talvolta – specialmente se affetti da altre patologie – può evolversi in modo grave anche in ragazzi e bimbi. Ma, a breve, questo potrebbe non essere più un problema. Già da qualche settimana le aziende BioNTech-Pfizer e Moderna avevano dichiarato di aver intrapreso le sperimentazioni su bambini e adolescenti al fine di trovare un vaccino adatto anche a loro. Anche AstraZeneca aveva avviato la sperimentazione sui bambini ma l’ha sospesa in seguito alle perplessità legate agli eventi tromboembolici registrati dopo l’inoculazione del siero anglo svedese. A quanto pare la prima a tagliare il nastro del traguardo sarà Pfizer. L’azienda farmaceutica, infatti, ha annunciato che da giugno il suo vaccino anti-Covid sarà disponibile per la fascia di età 12-15 anni. L’amministratore delegato dell’azienda, Ugur Sahin, ha spiegato di essere ormai nella fase finale della preparazione per la domanda di approvazione all’Agenzia europea per il Farmaco.
Ma non è tutto. Il colosso farmaceutico sta anche lavorando allo sviluppo di una pillola anti Covid. Il medicinale si chiama PF-07321332 e, a breve, negli Stati Uniti e in Belgio inizierà la sperimentazione su soggetti volontari. Per il momento il farmaco orale è risultato molto efficace nei test di laboratorio su cellule in in vitro e nei modelli animali. La pillola PF-07321332 è un inibitore della proteasi: in pratica è in grado di colpire un enzima virale -la proteasi, appunto – il quale è direttamente coinvolto nella replicazione del Covid. Bloccando questo enzima, di fatto, la pillola della Pfizer può neutralizzare l’infezione. La pillola è stata concepita come potenziale terapia da somministrare ai primi sintomi riconducibili al Covid, in modo da prevenire il ricovero in ospedale ed eventuali complicazioni. Se tutto andrà secondo i piani della Pfizer, la pillola potrebbe essere disponibile già entro la fine dell’anno.
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