Cosa ci sarà concesso fare durante le attesissime vacanze estative? ecco il punto sugli spostamenti possibili, il coprifuoco, le mascherine e il distanziamento.
Cosa si potrà fare questa estate? E’ la domanda che gran parte delle persone si stanno ponendo in vista delle vacanze e soprattutto delle prenotazioni di alberghi, case di vacanza e voli aerei. Nonostante le regole possano cambiare repentinamente a seconda dei dati di contagio e delle somministrazioni dei vaccini, in linea di massima alcune direttive sembrano piuttosto certe. Sull’organizzazione delle spiagge dei nostri litorali, per esempio, sembra che le disposizioni del governo non siano molto diverse da quelle dello scorso anno con distanziamenti obbligatori di almeno un metro fra le attrezzature come i lettini. Sull’uso delle mascherine ancora non c’è certezza, ma pare che la fastidiosa FFp2 potrebbe non essere più obbligatoria solo fra vaccinati che abbiano completato il ciclo da almeno tre settimane, opzione possibile verosimilmente solo tra gli over 60. La nota più dolente riguarderà il coprifuoco che il Dpcm appena approvato estende fino al 31 luglio confermando l’orario di rientro alle 22. Un orario che non permetterà a bar, ristoranti e soprattutto locali notturni di funzionare a regime e che limiterà di molto la voglia di divertimento dei turisti. Fortunatamente però il governo riesaminerà ogni due settimane il provvedimento e secondo alcune stime già da fine maggio l’orario potrebbe essere spostato alle 23 o alle 24, per poi essere totalmente rimosso in piena estate. Un’altra nota dolente sono i voli aerei: per sportarsi si potrà usare il famoso green pass che certifica la vaccinazione, e per tutte le persone che non avranno ancora avuto la fortuna di sottoporsi al vaccino sarà necessario effettuare un tampone molecolare non oltre 72 o 48 ore dalla partenza.
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Tra i paesi che permetteranno l’entrata per turismo con il test negativo ci sono Malta, Croazia, Spagna e Grecia. Non sarà meno complicato il rientro in patria dove oltre al tampone tutte le persone di ritorno da paesi europei dovranno effettuare 5 giorni di quarantena seguiti da un nuovo tampone. In linea di massima quindi per gli spostamenti in Europa basterà un test negativo prima della partenza e 2 test e la quarantena in ritorno. Sulle destinazioni fuori dal vecchio continente, invece, il punto è decisamente più problematico.
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La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha spiegato in un’intervista al New York Times di voler accogliere i viaggiatori statunitensi vaccinati, e dunque ci si potrebbe aspettare lo stesso favore anche da parte degli Usa. Per il resto dei continenti e singoli paesi bisognerà rispettare le singole normative che varieranno in base alla situazione epidemiologica.