A Milano un istituto salesiano è sotto shock per quanto è successo ad uno studente della scuola, volato giù dalla finestra dell’aula durante una verifica.
Una tragedia inaspettata e che ha lasciato incredulo l’intero istituto quella verificatasi a Milano dove uno studente di circa 15 anni è improvvisamente precipitato dalla finestra della sua aula nel corso di un compito in classe. E’ successo ieri presso l’Istituto Salesiano di via Copernico nel capoluogo lombardo: nell’aula teatro della shockante vicenda situata al secondo piano della struttura si svolgeva una verifica di latino quando – secondo il racconto dell’insegnante che stava supervisionando il compito in classe – lo studente si sarebbe alzato e avrebbe volontariamente scavalcato la finestra, volando nel cortile sottostante. Immediati i soccorsi, chiamati proprio dal docente che parlano di una situazione abbastanza grave: “Ha riportato un trauma maggiore”, dicono gli operatori sanitari in proposito della vittima.
Lo studente, uno dei tanti dell’istituto di Milano, non aveva mai manifestato disagi emotivi o psichici – assicurano professori e genitori – cosa che rende ancora più difficile la comprensione del suo gesto. Inizialmente infatti, i Carabinieri che indagano sulla vicenda non credevano si trattasse di un gesto volontario ma di fronte ad una testimonianza diretta, i militari si sono dovuti ricredere. Le indagini vanno avanti ma per il momento non sono stati trovati bigliettini o messaggi che possano far pensare ad un suicidio programmato, correlazioni con episodi di bullismo o problemi familiari ne altre piste simili, come già accaduto in un caso analogo in cui una studentessa aveva tentato il suicido venendo fortunatamente fermata da una bidella. Nemmeno il rendimento scolastico sarebbe un movente dato che a detta di tutti il ragazzo era uno studente modello di uno dei più prestigiosi istituti di Milano. Resta ancora plausibile la pista di un malessere psicologico dovuto alle restrizioni anti Covid che secondo gli psicologi hanno avuto un impatto devastante sui più giovani: “Molti reagiscono alle restrizioni con crisi di pianto e umore depresso ma poi ci sono anche reazioni emotive estreme: scattare come molle nei confronti delle persone con le quali si convive, e questo riguarda sia i ragazzi che i genitori”, aveva detto in proposito il presidente dell’Osservatorio nazionale per l’adolescenza Maura Manca.
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