Dopo il video di Beppe Grillo emergono nuovi particolari sulla versione della ragazza che sarebbe stata violentata da Ciro Grillo in compagnia di 3 amici nell’estate del 2017.
Mentre il video pubblicato da Beppe Grillo riscuote ancora numerose critiche e dissensi continuano le indagini per capire cosa sia realmente successo nella villetta a Cala di Volpe di proprietà del leader del Movimento Cinque Stelle. La versione di Beppe Grillo ormai è nota a tutti: la ragazza avrebbe avuto un rapporto sessuale consenziente con i 4 ragazzi e lo dimostrerebbe il fatto che la denuncia di stupro è avvenuta 8 giorno dopo la notte incriminata.
I fatti raccontati dalla 19enne emersi nelle indagini raccontano una storia diversa. Il giornalista Gianluigi Nuzzi nel suo reportage sul caso basandosi sul fascicolo delle indagini e tramite la testimonianza di decine di testimoni ha ricostruito la nottata dei 4 giovani. Ciro Grillo assieme a Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria avrebbe conosciuto la 19enne e un’amica di lei all’interno della discoteca Billionare. Trascorsa la serata il gruppo di amici si sarebbe recato a casa di Grillo per fare uno spuntino prima di andare a dormire. Li si sarebbe consumata la violenza.
Secondo la ricostruzione l’amica della 19enne si sarebbe addormentata sul divano lasciandola sola con i 4 ragazzi. Stanca dalla serata la vittima si sarebbe appartata in una camera singola della casa per riposare ma li sarebbe stata raggiunta da un primo ragazzo che l’avrebbe costretta ad avere un rapporto sessuale completo prima sul letto e dopo in bagno, mentre gli altri 3 assistevano alla scena sulla porta della camera. Successivamente tutti e quattro l’avrebbero costretta a bere della vodka tenendola per i capelli, per poi abusarne fino a quando non avrebbe perso i sensi. Al risvegli la 19enne va a fare una lezione di kitesurf, come raccontato da Beppe Grillo nel suo video. Ma l’istruttore della giovane, ascoltato dalla polizia, la trova “molto turbata”. Dai verbali emerge poi un altro particolare sulla violenza: la ragazza sarebbe andata in farmacia per chiedere la ‘pillola del giorno dopo perché l’abuso sarebbe stato consumato senza uso di contraccettivi.
Accuse gravissime che troverebbero riscontro nelle parole che la 19enne avrebbe detto subito dopo all’amica: “Mi hanno stuprata tutti”. Le indagini proseguono e solo tra qualche giorno il Gup deciderà se i ragazzi dovranno presentarsi davanti al giudice.