Una ragazza di 25 anni, fermata dalla Polizia perché in strada durante il coprifuoco, si è giustificata affermando di lavorare come stagista a Palazzo Chigi.
Roma, quartiere Prati, notte tra domenica 18 e lunedì 19 aprile: una volante di Polizia nota una ragazza che – nonostante il coprifuoco in vigore dalle 22 alle 5 – passeggia lungo via Leone IV. Gli agenti avvicinano la giovane, le chiedono le generalità e il motivo della sua presenza in strada in un orario non consentito dalle attuali restrizioni. La ragazza, sprovvista di autocertificazione pare però piuttosto indispettita dal controllo da parte delle Forze dell’Ordine. Fornisce loro i propri documenti e poi li avvisa: “Lavoro come stagista a Palazzo Chigi“.
Un’informazione che non deve aver spaventato più di tanto gli agenti, che hanno proseguito nel controllo come previsto, cercando di capire se la ragazza avesse una giustificazione che potesse motivare il mancato rispetto del coprifuoco. Sempre più nervosa, la ragazza ha allora alzato il tiro: “Non sono una pischella qualunque, con me cascate male, state attenti“, ha detto rivolgendosi agli agenti e facendo loro presente di essere la nipote di un ufficiale, un pezzo grosso delle forze armate. E poi: “Per le mie competenze io sono al di sopra di voi, non potete fare quello che state facendo“.
Insomma, il classico “lei non sa chi sono io“. Soltanto che, in questo caso, la strategia intimidatoria pare non aver funzionato: in assenza di un’autocertificazione – che la ragazza ha rifiutato di compilare – gli agenti hanno infatti provveduto a sanzionare la giovane, emettendo una multa di 400 euro come previsto per la violazione non giustificata del coprifuoco.
E’ a questo punto che la rabbia della ragazza è esplosa. Le minacce verso gli agenti si sono fatte più aspre, così come i toni della giovane, convinta di essere esente da qualsiasi tipo di sanzione per via dell’incarico ricoperto presso Palazzo Chigi: “Datemi i vostri nomi, io vi rovino“, avrebbe detto la venticinquenne ai due poliziotti. Poi, rivolgendosi ad uno dei due: “Dammi il tuo nome. Hai preso la persona sbagliata, ti faccio perdere il posto di lavoro“. Infine, dopo la lite e la multa, la ragazza ha mostrato una certa indifferenza nei confronti della sanzione: “Non mi importa, tanto paga Palazzo Chigi“, ha concluso.
Nel momento più concitato della discussione, la venticinquenne è addirittura arrivata a contattare i Carabinieri – con una telefonata al 112 – affermando di non sentirsi tutelata dalla Polizia. Il risultato finale, però, è stato fallimentare per la giovane: oltre alla multa per la violazione del coprifuoco, la ragazza è stata denunciata per minacce e rischia ora di essere deferita per procurato allarme, avendo contattato il numero unico per le emergenze senza una fondata motivazione. E chissà, a questo punto, quanto a lungo potrà ancora proseguire nel proprio ruolo di stagista presso Palazzo Chigi.