Bambina di 7 anni uccisa senza motivo, in un parcheggio. Era in auto con suo padre

Una bambina di 7 anni è stata colpita durante una sparatoria mentre si trovava in macchina insieme al padre, all’esterno di un McDonald’s.

sparatoria bambina mcdonald's
Scott Olson/Getty Images/Archivio

Una sparatoria, le cui cause al momento rimangono ignote, ha visto coinvolta una bambina di 7 anni mentre si trovava, insieme al papà, all’esterno di un McDonald’s a Chicago, nello stato dell’Illinois. Jaslyn Adams – questo il nome della piccola – era in macchina insieme al padre Jontae, rimasto a sua volta gravemente ferito dall’assalto a colpi d’arma da fuoco, avvenuto nel pomeriggio di ieri nel parcheggio adiacente al fast food che si trova nel quartiere di Homan Square.

La bambina è stata colpita più volte, tanto che il trasferimento in ospedale si è rivelato vano: una volta arrivata presso una struttura sanitaria, Jaslyn è stata dichiarata morta. Molto gravi anche le condizioni del padre, colpito al dorso e trasportato nello stesso ospedale.

I responsabili della sparatoria non sono stati identificati, e la polizia non è in grado di risalire a un possibile movente che sia alla base del violento assalto subito dall’uomo e da sua figlia. Secondo le ricostruzioni fin qui effettuate – anche grazie alle dichiarazioni rese da alcuni dipendenti del McDonald’s davanti al quale si sono svolti i fatti – due persone sarebbero scese da un’auto grigia nella zona del drive-thru – quella che permette di ritirare le proprie ordinazioni direttamente dalla macchina – e avrebbero aperto il fuoco contro l’auto di Adams.

La famiglia, sconvolta dalla tragedia improvvisa, è caduta in un profondo dolore: Jaslyn aveva tre fratelli e viene descritta dalla zia Tawny McMullen come una bambina “bellissima e dolce“, che “amava ballare e fare video su TikTok“.

Quella della diffusione delle armi da fuoco è una questione particolarmente sentita negli Stati Uniti: al di là di una differenza di visione tra i Presidenti che si avvicendano alla Casa Bianca, negli USA l’acquisto e la detenzione di armi rimane pratica molto semplice e diffusa. Eppure le stragi causate da sparatorie sono numerose e in un preoccupante trend di crescita negli ultimi vent’anni: secondo il Centers for Disease Control and Prevention, che fa parte del Dipartimento della Salute statunitense, nel 2017 i morti per armi da fuoco sono stati 39.773: oltre la metà – 23,854 – sono stati suicidi, mentre gli omicidi sono stati 14,542. Impressionanti sono anche i numeri riferiti alle morti accidentali – 486 – o per “intervento armato legittimo”: 553.

Numeri neanche paragonabili a quelli del nostro Paese che, con una popolazione pari quasi a un quinto di quella statunitense – 60 milioni contro 330 – ha fatto registrare nel 2017 un totale di 357 morti causati da armi da fuoco.

 

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