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Cronaca

Vaccini anti-Covid per bambini e ragazzi: presto toccherà anche a loro

Novità in vista per quanto riguarda i vaccini anti-Covid destinati a bambini e ragazzi: le case farmaceutiche sono al lavoro per avviare le somministrazioni nei prossimi mesi.

Hector Vivas/Getty Images/Archivio

Mentre la campagna vaccinale prosegue, dopo l’ordinanza del Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, seguendo rigidamente il criterio di suddivisione in base alle fasce di età, una questione – non marginale ai fini dell’immunizzazione della popolazione – rimane ancora incerta: quella relativa alla vaccinazione per i più piccoli. Bambini e ragazzi, infatti, non essendo stati oggetto di test definitivi con i vaccini attualmente in circolazione, non sono ancora inseriti tra i destinatari della campagna vaccinale. Ma già nelle prossime settimane potrebbero arrivare importanti novità a questo proposito.

Nei mesi scorsi, infatti, diverse sperimentazioni sono state avviate per valutare effetti ed eventuali controindicazioni dei trattamenti anti-Covid su bambini e ragazzi e – già prima dell’estate – dovrebbero arrivare risposte importanti. La data chiave per la vaccinazione delle fasce più giovani della popolazione dovrebbe essere fissata attorno all’inizio del prossimo autunno, quando i risultati delle varie sperimentazioni saranno stati vagliati e – se tutto dovesse procedere senza intoppi – i vari enti regolatori dovrebbero dare il via libera alle somministrazioni anche sui minori.

A confermarlo è anche Sergio Abrignani, immunologo della Statale di Milano e componente del Comitato Tecnico Scientifico, convinto che probabilmente dal mese di ottobre cominceranno ad essere disponibili i primi vaccini approvati per bambini e ragazzi. “Entro giugno dovrebbero arrivare i risultati dei primi studi clinici sui vaccini ai minorenni, fascia d’età che inizialmente era stata esclusa dalla somministrazione e ci aspettiamo che ci sarà il via libera da parte delle agenzie regolatorie così come è stato per gli adulti” ha spiegato l’immunologo ai microfoni di Rai Radio1. “In questo caso da ottobre-novembre potremmo cominciare con le somministrazioni anche ai bambini ed ai ragazzi“, ha aggiunto Abrignani, facendo riferimento alle prospettive per i ragazzi in età superiore ai 12 anni, per i quali la sperimentazioni sono già in fase avanzata. Per i più piccoli, invece, i tempi saranno probabilmente un po’ più lunghi.

A livello internazionale, l’azienda farmaceutica che sembra essere più avanti nelle sperimentazioni sui ragazzi è ancora una volta Pfizer, che attende entro l’estate risultati significativi dai test in corso: “Si sta lavorando a sperimentazioni cliniche con riduzione dell’età, in cui si esegue una sperimentazione clinica con soggetti dai 16 ai 12 anni, poi dai 12 ai 9, poi dai 9 ai 6“, ha spiegato il virologo statunitense Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseas e consigliere della Casa Bianca. Intanto, l’azienda ha già chiesto il via libera in Usa per le somministrazioni ai ragazzi tra 12 e 15 anni, dopo che la Food & Drugs Administration – il corrispettivo statunitense dell’Ema – ha dato la propria approvazione per le vaccinazioni dei sedicenni.

Allo studio sul vaccino per i minori hanno partecipato 2,260 volontari in età compresa tra i 12 e i 15 anni: i dati preliminari hanno evidenziato che non c’erano casi di COVID-19 tra gli adolescenti completamente vaccinati, mentre a coloro che era stato somministrato un placebo sono stati rintracciati 18 positivi al virus. Una volta ottenuto l’eventuale via libera dalla FDA, Pfizer ha già annunciato che procederà ad inoltrare la proposta di approvazione anche all’Ema. rispetto ai 18 tra quelli a cui erano stati somministrati placebo, ha riferito Pfizer.

Un po’ più di tempo, invece, sarà necessario per il vaccino dei più piccoli di Moderna, che conta di chiudere i test sugli adolescenti – tra i 12 e i 17 anni – entro la fine dell’anno, così da poter ottenere il via libera da parte delle agenzie nei primi mesi del 2022. Anche AstraZeneca, intanto, ha avviato una serie di sperimentazioni su 300 volontari in età compresa tra i 6 ed i 17 anni. Dopo una prima fase di somministrazioni, però, l’azienda anglo-svedese ha sospeso i test per timori di legami con un raro coagulo di sangue verificatosi su adulti vaccinati. Infine anche Johnson & Johnson ha cominciato a testare il suo vaccino monodose sui bambini più grandi con l’obiettivo di sperimentarlo più avanti anche sui più piccoli.

 

Pubblicato da
Lorenzo Palmisciano

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