La ragazza sorrideva insieme a mio figlio e agli altri tre. Era consenziente, dice Beppe Grillo

Beppe Grillo difende in un video sul suo profilo Facebook il figlio Ciro, accusato di uno stupro che secondo il leader dei Cinque Stelle non ha mai avuto luogo.

Grillo stupro 19 aprile 2021 leggilo.org

Il caso del figlio di Beppe Grillo, Ciro, accusato di stupro per una presunta violenza sessuale portata ai danni di due giovani assieme ad altri tre ragazzi il 16 luglio 2019 in Costa Smeralda, continua a far discutere e sopratutto non è ancora del tutto chiuso. Infatti, è delle ultime ore la notizia che annuncia la convocazione non solo del rampollo del fondatore dei Cinque Stelle ma anche dei suoi presunti complici di fronte alla Procura di Tempio Pausania che ha voluto ascoltare ancora una volta la versione dei ragazzi, accompagnati dai propri avvocati difensori in merito alla vicenda. “La giovane è stata costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box doccia del bagno, con uno dei ragazzi. Gli altri tre indagati hanno assistito senza partecipare”, si legge nel fascicolò che accusa Ciro Grillo ed i ragazzi che erano con lui quella sera dello stupro di una delle due ragazze che hanno sporto la denuncia. A quanto pare, il fatto che il caso sia tornato agli onori della cronaca dopo tutto questo tempo ha fatto infuriare Beppe Grillo.

Sul suo profilo Facebook, il membro del partito pentastellato si lascia infatti andare ad un durissimo sfogo sulla faccenda: “Se non avete arrestato mio figlio, arrestate me perché ci vado io in galera”, le parole del fondatore del Movimento Cinque Stelle che sottolinea i numerosi punti oscuri della vicenda e delle successive indagini in merito che si stanno trascinando senza un punto di svolta da circa due anni. “Perché non li avete arrestati subito? Ce li avrei portati io in galera, a calci nel culo. Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c’è stato alcuno stupro! La legge dice che gli stupratori vengono presi e portai in galera!”, le dure parole di Grillo che ricorda anche l’esistenza di un video che scagionerebbe sia il figlio che i suoi amici. Infatti, nel video – secondo il politico – si vedrebbe chiaramente una scena di sesso consensuale: “Sono quattro co…i che si divertono, non quattro stupratori, che saltellano con il pi…o di fuori perché hanno diciannove anni e si divertono”, la sfuriata di Grillo. Inoltre, sempre a detta del fondatore dei Cinque Stelle, non è mai stato chiarito un punto oscuro della vicenda: “Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia… vi è sembrato strano”, si sfoga Beppe Grillo ricordando come la prima denuncia della presunta violenza sessuale sia arrivata solo dopo quattro giorni e che la vittima avrebbe continuato la vacanza facendo sport e divertendosi con gli amici: “Argomentazioni sessiste”, replica l’accusa che ha giustificato il ritardo nella denuncia con il trauma che l’episodio avrebbe lasciato sulla psiche della ragazza.

E anche gli investigatori non sono ancora convinti del tutto dell’innocenza del ragazzo e dei suoi presunti complici: “La “lucidità” della vittima risultava enormemente compromessa quando è stata condotta nella camera matrimoniale dove gli indagati l’avrebbero costretta ad avere cinque o sei rapporti sessuali“, si legge negli atti. Secondo una delle presunte vittime, i rapporti sessuali sarebbero avvenuti dopo che gli indagati l’avevano spinta a bere della vodka per stordirla e spingerla a sottostare al rapporto carnale. Teoria respinta dai legali dei ragazzi che adesso, si dovranno confrontare ancora con l’accusa. Una vicenda complicata e piena di punti oscuri che rischia di trascinarsi a lungo senza che un verdetto definitivo venga raggiunto in tempi brevi.

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