La rottamazione delle cartelle esattoriali non piace né a Bankitalia né alla Corte dei Conti stando a quanto trapela. C’è perplessità per il Decreto Sostegni.
Il Decreto sostegni varato dal Governo del Premier Mario Draghi contiene istruzioni per una seppure non completa rottamazione delle cartelle esattoriali risalenti ad un determinato periodo temporale. Un provvedimento dettato dall’esigenza di alleggerire il carico fiscale sugli italiani in un periodo in cui le restrizioni dovute alla pandemia hanno seriamente minato l’economia del paese, portando molte persone a non riuscire nemmeno a pagare le proprie spese di base: ciononostante, non tutti sono convinti che sia una scelta positiva. Ad esempio, la Corte dei Conti parla di una scelta “non condivisibile”, motivando questa affermazione con le parole che seguono: “Il provvedimento da adito a perplessità sul piano della coerenza con lesse finalità complessive, risolvendosi in un beneficio erogato a un vastissimo numero di soggetti, molti dei quali presumibilmente non colpiti sul piano economico dalla crisi”. Inoltre, la Corte è convinta anche che possa alimentare l’evasione fiscale: “Genera disorientamento e amarezza per coloro che tempestivamente adempiono e può rappresentare una spinta ulteriore a sottrarsi al pagamento spontaneo per molti altri”, è la conclusione a cui arriva l’ente.
Non solo, anche Bankitalia ha rilasciato dichiarazioni in cui si dice contraria e perplessa riguardo la rottamazione delle cartelle in questione, affermando che i criteri scelti: “Sono basati su criteri di ripartizione cambiati nel corso del tempo, possono avere determinato una distribuzione ineguale delle risorse a parità di effetti della pandemia”. Per fare un esempio, chi ha subito perdite molto forti solo ad aprile ha ricevuto sussidi superiori a chi invece le perdite in questione le ha accusate nell’arco del 2020 nel suo complesso. Nel frattempo, i primi sussidi previsti dal Decreto sostegni sono però già partiti in particolare verso il settore terziario, quello più colpito dalle perdite. I bonifici sarebbero stati erogati già ieri – fa sapere la stampa – lasciando intendere che il premier non ha deciso di ascoltare le critiche in merito al Decreto ed alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Del resto, Draghi aveva già dichiarato in modo piuttosto esplicito che una pace fiscale è necessaria: “Non è il momento di chiedere soldi ma di erogarli”, aveva detto in merito alla questione nei giorni in cui il decreto arrivava al Consiglio dei Ministri come bozza.
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