I vaccini anti Covid di Moderna e di Pfizer-BioNTech sfruttano la stessa tecnologia a mRNA. Ma, inspiegabilmente, uno dei due provoca maggiori effetti collaterali.
Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 18.938 unità e portano il totale a 3.736.526. Nelle ultime ventiquattro ore 718 morti che fanno salire le vittime a 113.579 e 26.176 guariti che raggiungono quota 3.086.586. Totale persone vaccinate: 3.723.307.
I casi attualmente positivi scendono a 536.361, – 7969 rispetto a ieri. I pazienti ricoverati sono 28.146, – 705 mentre nelle terapie intensive 3603 assistiti, – 60 da ieri.
I vaccini anti Covid non sono tutti uguali. Alcuni sono sviluppati con la tecnologia tradizionale dei classici vaccini anti influenzali: in pratica viene iniettato un virus per stimolare la produzione di anticorpi. Altri, invece, sfruttano la moderna ed avanzata tecnologia a RNA messaggero, o mRNA. Questi ultimi riescono a generare anticorpi senza bisogno di inoculare alcun virus nel corpo umano. Del primo gruppo fanno parte – tra quelli fino ad ora approvati dall’Agenzia europea per il Farmaco – AstraZeneca e Johnson&Johnson. Nella seconda categoria rientrano il vaccino di Pfizer-BioNTech e quello di Moderna che, in virtù, di questa tecnologia molto avanzata sono anche i più costosi. Basti pensare che una sola dose del vaccino di Moderna costa quanto sette dosi di AstraZeneca.
In queste settimane ci si è a lungo soffermati sui possibili effetti indesiderati gravi del vaccino anglo svedese. L’EMA ha recentemente riconosciuto la possibile correlazione tra AstraZeneca e i trombi pur non vietandone la somministrazione e non ponendo alcuna limitazione né per genere né per fascia di età. Infatti l’EMA ha concluso che i benefici apportati dal farmaco superano, in ogni caso, gli eventuali rischi. Tuttavia anche i vaccini a mRNA non sono privi di possibili effetti collaterali. In particolare, un recente studio condotto da tre ricercatrici del CDC COVID-19 Response Team di Atlanta -Georgia – ha rilevato che, pur sfruttando la stessa tecnologia, il vaccino di Moderna produce più effetti collaterali del rivale Pfizer. Le tre scienziate sono giunte alle loro conclusioni dopo aver analizzato statisticamente i dati del programma “v-safe”: un nuovo sistema di sorveglianza nato per il monitoraggio rapido dei vaccini anti COVID . Sono stati analizzati gli effetti segnalati da oltre 3.600.000 soggetti ai quali era stata somministrata la prima dose di vaccino anti Covid. Di questi il 73% di coloro che hanno segnalato reazioni dopo il vaccino, avevano ricevuto il Moderna contro il 65% dei vaccinati con Pfizer.
E, analizzando le segnalazioni dei soggetti che avevano già ricevuto entrambe le dosi vaccinali, il divario tra i due farmaci si amplia ulteriormente: l’82% delle reazioni dopo l’iniezione è stata segnalata dai vaccinati con Moderna contro il 69% del team Pfizer. Inoltre dai trial clinici è emerso che il dolore/gonfiore nel punto dell’iniezione è stato osservato nell’84% dei casi nei vaccinati con Pfizer e nel 92% nelle persone vaccinate con Moderna A essere interessati dagli effetti collaterali sono risultati soprattutto i giovani e le donne. Questo perché – specificano gli scienziati – sono le categorie con un sistema immunitario più forte e, dunque, più reattivo. Gli esperti suppongono che, trattandosi di due farmaci entrambi sviluppati con la tecnologia a RNA messaggero, questa differenza di reazioni possa essere legata ai diversi eccipienti utilizzati dalle aziende produttrici.
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