Un terrificante incidente in provincia di Frosinone è costato la vita a ben quattro persone, tre delle quali di giovane età. La dinamica dello scontro è da accertare.
La provincia di Frosinone fa i conti con un drammatico risveglio, funestato dall’incidente avvenuto alle 20.30 sulla via Casilina e costato la vita a quattro persone: tre ragazzi di età compresa tra i 19 ed i 20 anni ed un uomo di 52 anni. I giovani viaggiavano tutti sulla stessa automobile – una Alfa Romeo Mito – quando si sono schiantati contro la Fiat Idea del 52enne che procedeva lungo l’autostrada nella corsia opposta. La dinamica dello scontro è ancora da ricostruire: probabilmente, la scarsa visibilità in quel punto della via Casilina ha contribuito al drammatico incidente – spiegano i Carabinieri di Frosinone che indagano sullo schianto. Non sarebbe la prima volta che nel Lazio avviene un simile dramma a causa delle condizioni della strada.
Un’altra ipotesi è che una delle auto abbia svolto una manovra azzardata, magari un cambio di corsia che ha portato alla tragedia. Le vittime dell’incidente di Frosinone sono state già identificate: si tratta di Carlo Romanelli che avrebbe compiuto 19 anni a luglio, Matteo Simone di appena 19 anni, Luigi Franzese di 20 e Claudio Amato, 52enne residente a Campo Zillone. I ragazzi erano studenti in procinto di diplomarsi o già in possesso del titolo mentre l’uomo era un’operaio impiegato in una fabbrica a Rocca d’Evandro che stava tornando a casa per cena dopo aver comprato delle pizze d’asporto. I soccorsi, scattati tempestivamente, non hanno potuto salvare la vita di nessuno di loro, purtroppo: secondo i medici, solo una delle vittime respirava ancora all’arrivo dell’ambulanza ma si è spenta durante il trasporto. Le analisi dei Carabinieri sui cellulari delle vittime hanno consentito il ritrovamento di quella che potrebbe rivelarsi una testimonianza importante per capire cosa sia accaduto: uno dei ragazzi, Luigi che viaggiava come passeggero sulla Mito aveva infatti avviato una diretta su Instagram che potrebbe aver ripreso il momento dell’incidente. Il cellulare ha continuato infatti a trasmettere per una decina di secondi anche dopo lo scontro mortale: le analisi sull’apparecchio forse daranno informazioni importanti.
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