La cantante Elodie attacca duramente la Lega, contraria all’approvazione del Ddl Zan sull’omotransfobia: “Questa gente non dovrebbe essere in Parlamento“.
Non è la prima volta, probabilmente non sarà l’ultima. Elodie torna all’attacco della Lega, dopo una serie di polemiche che l’avevano vista contrapposta al partito guidato da Matteo Salvini nei mesi scorsi. Questa volta, l’oggetto del contendere è il disegno di legge Zan, quello che punta ad introdurre pene più severe per chi si renda colpevole di comportamenti omotransfobici. Il testo, osteggiato dal Centrodestra – in questo caso compatto tra forze di Governo come Lega e Forza Italia e di opposizione come Fratelli d’Italia – rimane bloccato senza riuscire a trovare la via dell’approvazione.
La contrarietà dei partiti di Centrodestra rallenta, inevitabilmente, l’iter del testo, la cui calendarizzazione al Senato rischia di slittare ancora una volta: il Ddl, approvato alla Camera quattro mesi fa con il sostegno di Movimento 5 Stelle, PD, LeU e Italia Viva, si scontra con l’ostruzionismo degli altri gruppi politici, che ancora ieri ne hanno rimandato la discussione in Commissione Giustizia.
“Questa gente non dovrebbe essere in Parlamento. Questa gente è omotransfobica“, ha scritto Elodie in una delle sue Instagram Stories, allegando una serie di articoli di giornali sul tema. In particolare, la cantante si scaglia contro il senatore leghista Simone Pillon, uno dei principali contestatori del ddl Zan, e definisce “indegni” i parlamentari che osteggiano l’approvazione della norma. Lo stesso Pillon – promotore del familiy day – era stato tra i primi a “festeggiare” l’ennesimo rallentamento del testo in Commissione: “Anche per oggi niente Zan. Ne parleremo più avanti con la speranza che prevalga il buon senso“, ha scritto il senatore in una nota. “Le valutazioni sull’incardinamento di leggi ideologiche, inutili e divisive possono aspettare“.
Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, nella giornata di ieri era intervenuto sulla questione nel corso di una conferenza presso l’Associazione Stampa Estera. Interpellato sulle ragioni della contrarietà del suo partito al Ddl Zan, il segretario leghista aveva spiegato che, ferma restando l’esigenza di contrastare la violenza “sempre e comunque“, il testo contro l’omotransfobia contenga “il rischio, dal nostro punto di vista, che si limiti la libertà di pensiero e di parola“. Salvini ha poi aggiunto che temi come l’utero in affitto e l’adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali – che, in realtà, nulla hanno a che vedere con il Ddl Zan – “non rientrano nella mia agenda politica“. In conclusione, il leader del Carroccio ha spiegato che, a suo giudizio, “non servono nuove norme ma serve applicare severamente quelle che esistono“.
D’altra parte, già in passato Elodie aveva duramente attaccato la Lega e le forze del Centrodestra: e se, l’estate scorsa, a scatenare l’indignazione della cantante erano state le posizioni sui migranti di alcuni esponenti politici, in questo caso la miccia è stata innescata dal tema dell’omotransfobia.
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