Aresgate, Tarallo rompe il silenzio: “Vendetta miserabile di attorucoli”

Alberto Tarallo rompe il silenzio sull’Aresgate e lancia frecciatine pesanti a tutti gli attori che hanno preso parte ai suoi film

 

Aresgate

Si continua a parlare del caso Aresgate e di tutto lo scandalo che si è creato attorno. Questa volta, dopo le accuse di Adua De Vesco, Massimiliano Morra e le quasi conferme di Gabriel Garko a rompere il silenzio e il cosiddetto Lucifero. Alberto Tarallo, invitato da Massimo Giletti a Non è l’Arena ha voluto dire la sua, senza però risparmiare frecciatine pesanti agli ex collaboratori.

Alberto Tarallo rompe il silenzio sull’Aresgate

Come riporta il Corriere della Sera, Alberto Tarallo, che ricordiamo per ora è accusato di istigazione al suicidio nei confronti dell’ex sceneggiatore Teodoro Lotito, ha definito l’Aresgate “Una vendetta miserabile di attorucoli”.

Nelle prime puntata del Grande Fratello Vip, Adua Del Vesco e Massimiliano Morra, entrambi attori di sue numerose fiction, hanno accusato quest’ultimo di essere l’artefice di una vera e propria setta, tanto da spingere Teodoro a togliersi la vita.

Dai due ragazzi, Alberto è stato definito “Lucifero”, ma ora il produttore ha deciso di dire la sua e togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Nelle scorse settimane, dopo il polverone che si è alzato, la Procura ha iniziato i colloqui con i vari personaggi come persone informate sui fatti. Tra questi oltre ai sopra nominati anche Gabriel Garko e Barbara D’Urso.

La stoccata a Gabriel Garko

Alberto Tarallo si è difeso da ogni tipo di accusa affermando che non è affatto la persona che hanno descritto Adua e Morra. Il produttore non si è risparmiato nemmeno su Gabriel Garko, riproponendo l’estratto di una lettera scritta da Tarallo prima di morire: “Caro Gabriel… ai provini ti schifavano, non interessavi, non bastava essere il più bello d’Italia. Non ti voleva nessuno, noi per te abbiamo messo a rischio il nostro lavoro. Alberto ti ha mascolinizzato. Sei una persona molto arida. Hai saputo mettere le persone una contro l’altra, con i tuoi comportamenti da mign…“.

Infine, Alberto ha concluso l’intervista parlando dei cosiddetti comportamenti che gli attori dovevano mantenere, escludendo “la setta”. Nella sua cerchia vigevano regole di comportamento ma non di certo imposizioni. Ad esempio, Garko e Eva Grimaldi, spiega ancora, se avessero dichiarato a tutti il proprio orientamento sessuale non avrebbero avuto il successo sperato, perchè i fan sarebbero rimasti delusi.

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