La giovane Maddalena Urbani, ritrovata morta presumibilmente per overdose pochi giorni fa, stava passando un periodo molto complicato secondo la famiglia.
La famiglia della giovane Maddalena Urbani, morta a soli 20 anni per quella che sembra un caso di overdose che ricorda episodi simili, non si dà pace per quanto le è successo: la ragazza, figlia del medico che scoprì ed isolò la Sars e finì per essere contagiato ed ucciso dalla malattia, è stata ritrovata priva di vita nella casa di un 64enne a Roma, nonostante la ragazza si fosse trasferita a Perugia circa un anno fa: “Era speciale. A 19 anni si era trasferita a Perugia, da sola. Voleva essere responsabile, autonoma. Era molto determinata in quello che faceva“, racconta Luca, fratello della giovane. Il ragazzo spiega che lavorando in un bar della provincia perugina, la giovane si era fatta molti amici: una vita apparentemente serena e spensierata quella della ragazza. Ma con alcune sfumature oscure: “Mia sorella non aveva dipendenze, stava solo affrontando un periodo complesso. Se passi un momento negativo, è comunque difficile non cadere in trappola, soprattutto se si lavora e abita in un ambiente lontano da casa”, specifica Luca Urbani rispondendo a chi ha già commentato in modo spiacevole il fatto che la giovane sia morta per una sospetta overdose.
E proprio in merito a quanto è accaduto in quell’abitazione di Roma sulla Via Cassia dove Maddalena Russo avrebbe avuto un malore forse proprio a causa di sostanze stupefacenti, gli inquirenti hanno deciso di porre alcune domande ad un’amica della ragazza che sarebbe stata con lei in quei momenti drammatici: “Prima era svenuta in strada poi si è ripresa. In casa di quell’uomo l’ho rianimata e la mattina dopo era morta“, spiega agli investigatori la giovane che si trovava con Maddalena che ha chiesto di poter mantenere l’anonimato. La giovane è distrutta dal dolore: “E’ appena morta la mia migliore amica”, ripete agli investigatori. Ma la sua versione – dicono gli inquirenti – non ha convinto a pieno chi sta indagando sul caso. Gli accertamenti sulla scena della tragedia continueranno, spiegano gli agenti, sperando di trovare qualche elemento utile alle indagini. Nel frattempo, il 64enne proprietario della casa dove la giovane è stata ritrovata priva di vita resta in stato di fermo: l’uomo è accusato di spaccio e detenzione di stupefacenti.
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