La riapertura delle scuole potrebbe avvenire dopo Pasqua, allo scadere della zona rossa in gran parte del paese. Ecco che aria tira presso il Ministero dell’Istruzione.
Le scuole potrebbero riaprire immediatamente dopo Pasqua: ancora una volta, la situazione di milioni di genitori ormai costretti a ricorrere sempre di più all’aiuto dei baby sitter a causa della chiusura degli istituti scolastici annunciata a fine febbraio è una delle priorità del Governo e, nello specifico, del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che sta valutando la riapertura in modo che sia sicura e repentina. Proprio il politico, ha pronunciato parole che sembrano orientate: “Dobbiamo andare oltre la pandemia, andare contro tutte le crisi e superarle”, ha affermato Bianchi.
Anche il Ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti ha chiesto – con parole molto meno sibilline – una pronta ripartenza del sistema scolastico: “La scuola è chiusa solo nelle regioni rosse. Quindi mi auguro che già da questa settimana ci siano molte regioni che possano passare in zona arancione e riaprire la scuola“. L’idea è quella di modificare le misure restrittive per le zone rosse e di permettere ai piccoli, da 0 a 10 anni, di tornare tra i banchi. “Mi auguro possano riaprire le scuole dell’infanzia, i nidi, la primaria e la secondaria di primo grado e le scuole secondarie di secondo grado al 50% – ha spiegato la titolare del Ministero alle pari opportunità a Skytg24 – già dopo Pasqua
in zona rossa, complice l’aumento delle vaccinazioni, dobbiamo rivalutare la possibilità di riaprire la scuola dell’infanzia e almeno la primaria“.
L’ipotesi del mantenimento della Dad anche dopo la fase critica dell’emergenza sembra dunque meno quotata dai membri del Governo Draghi di quanto non lo sia stata nelle ultime settimane. L’obiettivo – per sostenere milioni di bambini che, altrimenti, rischiano di perdere importanti occasioni di socialità – resta una ripartenza sicura e rapida non solo della scuola ma anche delle attività ad essa correlata: “Questa estate organizzeremo dei centri estivi in modo potenziato per aiutare le famiglie, ma soprattutto per aiutare i bambini e i ragazzi a trovare spazi di socialità”, continua il Ministro Bonetti. Una proposta già avanzata in questi giorni ma che non ha ancora trovato una concretizzazione: presumibilmente, il Ministro Bianchi vorrà attendere il verdetto del Csm e degli altri esperti che lavorano con il Governo prima di ufficializzare la riapertura in zona arancione.