E’ nato in 48 ore il vaccino del colosso BioNTech-Pfizer, il primo approvato dall’Agenzia europea per il Farmaco.
Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 13.846 unità e portano il totale a 3.400.877. Nelle ultime ventiquattro ore 386 morti che fanno salire le vittime a 105.328 e 32.720 guariti che raggiungono quota 2.732.482. Totale persone vaccinate: 2.489.051.
I casi attualmente positivi tornano a scendere: 563.067, – 8605 rispetto a ieri. I ricoverati sono 28.049, + 565 mentre nelle terapie intensive 3510 assistiti, +62 da ieri.
Vaccini: il BioNTech-Pfizer è nato a colazione
Ad oggi sono quattro i vaccini anti Covid approvati dall’Ema, l’Agenzia europea per il farmaco. Il primo a ricevere il via libera è stato il BioNTech- Pfizer. Sembra incredibile ma il vaccino della Pfizer è nato in pochissimo tempo: giusto l’intervallo di una colazione. A rivelarlo gli scienziatiche lo hanno creato Ugur Sahin e Ozlem Tureci. Sahin spiega: “Venerdì sera avevo letto un articolo sulla rivista Lancet. Il focolaio di Wuhan era noto da tre settimane. Ho fatto qualche ricerca, e mi sono convinto che l’epidemia non si sarebbe limitata alla Cina. Ne abbiamo discusso a colazione“. E il collega Tureci aggiunge: “Abbiamo deciso nel weekend, il team si è messo al lavoro lunedì”.
E da lì alla creazione del vaccino il lasso temporale è stato brevissimo: 48 ore. Gli esperti, infatti, affermano che il loro vaccino era pronto già a febbraio 2020. Tuttavia mancavano i risultati che solo studi clinici molto ampi potevano garantire. In pratica il vaccino – già come è ora – era pronto molto prima che noi lo ricevessimo. ma non si sapeva se avrebbe funzionato oppure no. La conferma è arrivata molto più tardi, quando, dagli Stati Uniti, è stata confermata un’efficacia superiore al 90%. Il vaccino BionTech-Pfizer- come il concorrente di Moderna – sfrutta una tecnologia basata su una molecola chiamata RNA messaggero, un processo naturale in grado di trasferire informazioni genetiche alle cellule sulla costruzione di proteine utili per varie funzioni biologiche tra cui la risposta immunitaria alle malattie. Al contrario del tanto discusso vaccino AstraZeneca che lavora attraverso un meccanismo completamente diverso: viene iniettato un virus – innocuo – al fine di stimolare la produzione di anticorpi.
I due medici precisano: “È un processo naturale nelle cellule, come quando si prende un hard disk, il Dna, e si fa una copia, l’Rna, che si chiama Rna messaggero. È un vettore di informazioni, come un’email, che dopo che è stata aperta viene cancellata. Il trucco, per restare sull’esempio dell’email, è di assicurarsi che il messaggio non finisca nello spam, ma che venga effettivamente usato per dare istruzioni“. In parole semplici: il sistema immunitario viene ingannato. Il corpo crede di avere un virus e inizia a combatterlo quando in realtà – a differenza di quanto fa AstraZeneca – non è stato iniettato alcun virus. Ma se per creare un vaccino sono bastate 48 ore, non basterà una vita – a detta degli scienziati – per eliminare il Covid. I due medici affermano: “Il virus non sparirà. Dovremo solo vedere se avremo bisogno di una vaccinazione ogni anno oppure ogni cinque anni“.
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