Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha parlato di un “ponte”, ovvero un piano da attuare tra giugno e settembre.
“Il problema degli apprendimenti non si risolve negli ultimi venti giorni di giugno”, queste le parole del ministro Patrizio Bianchi di fronte alle camere. Il piano scuola, che il Ministero insieme al suo comitato di esperti dichiara di mettere a punto dopo Pasqua, parla chiaro: l’anno scolastico finirà come previsto entro la fine di giugno ma le scuole potrebbero rimanere aperte fino a luglio, prendendo anche parte di agosto. L’obbiettivo è riuscire a preparare tutti gli studenti per iniziare il nuovo anno scolastico, e farlo in presenza, dopo due anni di didattica a distanza.
Piano estate
Non sono previste modifiche al calendario scolastico a livello ministeriale, anche se le Regioni potranno decidere autonomamente eventuali variazioni, ma la novità, sicuramente coraggiosa, del ministro Bianchi sta nel creare «attività di laboratorio e di socializzazione» che si terranno dalla chiusura delle scuole fino ad agosto e la loro partecipazione sarà facoltativa. Il “ponte” voluto fortemente dal ministro, al centro del suo nuovo piano per la ripresa delle scuole, che vuole aumentare le attività di socializzazione e interazione ma anche «creare una continuità nella vita dei ragazzi» per cercare di evitare che gli sforzi di studio si concentrino nei soli ultimi venti giorni prima della chiusura delle scuole, cercando di rafforzare le competenze degli alunni con dei corsi specifici.
Laboratori e insegnanti
Non saranno quindi dei corsi quelli ipotizzati per l’estate. Non verranno dati voti o prese presenze, si parla infatti di laboratori. La presenza sarà facoltativa per gruppi di studenti e non per classi e saranno trasversali dalle scuole primarie fino alle superiori. Ogni scuola potrà decidere la propria tipologia di laboratori formativi. Oltre a questi sono previsti i canonici corsi di recupero per studenti in difficoltà. Per quanto riguarda gli insegnanti al momento la richiesta di partecipazione è su base volontaria e la retribuzione prevista sarà ‘extra’ il normale stipendio. Tutte queste attività dovranno essere gratuite per le famiglie. Il piano sarà pronto dopo Pasqua per dare il tempo alle tante scuole ed i loro presidi di potersi organizzare per il “ponte”.