La figlia di Beppo Tonon: “In un anno neanche un euro. Abbiamo finito i risparmi”

Beppo Tonon è un celebre ristoratore italiano le cui foto hanno fatto il giro del paese ad ottobre, in seguito alle ulteriori chiusure dei locali. Ora, parla la figlia.

Beppo Tonon 18 marzo 2021 leggilo.org-4

Era il mese di ottobre del 2020 quando la foto di Beppo Tonon, scattate al noto ristoratore originario di Treviso dalla figlia per documentare la disperazione e lo sconcerto dell’intera categoria di ristoratori e proprietari di locali di fronte alle nuove chiusure per la pandemia di Coronavirus, iniziava a fare il giro del paese: lo scatto che ritrae l’uomo – solitamente gioviale ed impegnato in creazioni culinarie nei programmi televisivi che lo ospitavano prima della pandemia – sconsolato ed immerso nei suoi pensieri aveva comunicato senza dire una parola lo stato d’animo di una delle categorie più colpita da una crisi che sembra non avere fine. Perchè, come riporta la stessa autrice dello scatto, Elena Tonon, a distanza di quasi sei mesi le cose non sono migliorate per Beppo Tonon come per tanti altri colleghi che si sono ritrovati ancora una volta con i locali chiusi per le misure di zona rossa.

“Non sappiamo più come fare”, spiega la ragazza al Corriere della Sera. I fondi destinati al decreto ristori – che hanno subito un brusco stop durante la crisi che ha portato alla caduta del Governo Conte – non sono mai arrivati, denuncia Elena: “Avremmo dovuto ricevere circa 25mila euro e invece niente, non abbiamo ricevuto un euro, zero. Stiamo aggiornando il nostro conto quotidianamente ma a oggi non ci è arrivato nulla in un anno“, la denuncia della giovane che non sa più ormai come gestire la situazione senza il denaro promesso dal Governo. L’attività di Beppo Tonon è una piccola realtà di provincia che opera principalmente nel corso di eventi che ormai non si tengono da un anno e che non riesce a sostentarsi esclusivamente con l’asporto e le consegne: “Gli eventi erano l’80% del nostro incasso, e gli eventi sono fermi da un anno. Non abbiamo assolutamente idea di come sarà il nostro futuro”, prosegue Elena. La ragazza denuncia anche l’ambiguità del Governo che ha prima richiesto ai ristoratori spese importanti per approntare norme di distanziamento per poi chiudere nuovamente tutto. Finiti i risparmi messi insieme dalla famiglia – conclude la giovane – ci sarà ben poco da fare se non cessare l’attività, forse per sempre: “Fateci lavorare”, il suo appello. In un anno si stima che il settore della ristorazione da solo abbia avvertito un calo del 66% circa del fatturato: una gravissima stilettata al cuore pulsante dell’economia italiana che forse non si rimarginerà nemmeno a fine emergenza pandemica: saranno necessari anni per tornare quelli di prima.

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