Anche Italia, Francia e Germania bloccano la somministrazione del vaccino di AstraZeneca.
Dopo i diversi decessi registrati in seguito alla somministrazione del vaccino anglo svedese di AstraZeneca, arriva lo stop dal premier Mario Draghi. Da oggi, dunque, anche l’Italia sospende – in via precauzionale – le vaccinazioni con il farmaco di Oxford. Sulla stessa linea anche Francia e Germania. Il vaccino era già stato sospeso in Danimarca, Islanda e Norvegia dove erano state riscontrate gravi reazioni di coaguli ematici.
Nelle scorse ore l’Agenzia italiana del farmaco – in seguito alla diffusione online di comunicazioni false circa il ritiro di diversi lotti di vaccini – si era premurata di assicurare che era stato ritirato soltanto un lotto di dosi AstraZeneca. Precisamente il lotto da cui proveniva la dose iniettata al militare siciliano Stefano Paternò, deceduto a soli 43 anni a poche ore dall’inoculazione del farmaco. Ma ora l’Aifa è parzialmente tornata sui suoi passi imboccando la via della cautela. L’Agenzia ha infatti deciso di estendere la sospensione del vaccino di Oxford a tutto il territorio nazionale in attesa dei pronunciamenti dell’Ema. Quest’ultima sta già esaminando tutti i dati disponibili per valutare un eventuale nesso causale tra i decessi registrati e il vaccino. Nel frattempo il sito dell’Aifa è stato preso d’assalto ed è momentaneamente andato in tilt. Ma è stato assicurato che, coloro che hanno già ricevuto la prima dose del medicinale, verranno informati appena possibile.
Nessuna sospensione, per il momento, da parte della Gran Bretagna dove si sono verificati 275 morti sempre in seguito alla somministrazione di AstraZeneca. Tuttavia gli esperti sostengono che il nesso sia da intendersi in senso meramente temporale e non già causale. Tra i più accaniti difensori di AstraZeneca, il professor Matteo Bassetti – direttore delle Malattie Infettive del San Martino di Genova – che proprio pochi giorni fa definiva AstraZeneca un “vaccino sfortunato ma sicuro” e sosteneva che sarebbe stato ingiusto sospenderne la somministrazione. Sulla stessa lunghezza d’onda l’infettivologo Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano – secondo cui tutto il polverone sollevato dopo i decessi sarebbe solo “un’enorme bufala” – e il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco. Per giovedì 18 marzo è stata convocata una riunione straordinaria durante la quale il comitato per la sicurezza dell’Ema dovrà tirare le somme
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