Roma, entra in un bar “Fammi mangiare gratis, sono uno dei Casamonica”. E mostra i verbali

Un uomo di 52 anni ha tentato di rapinare alcune attività nel quadrante Est della Capitale “Fammi mangiare gratis”, ha detto il rapinatore a una barista.

Roma, il rapinatore si finge membro del clan Casamonica
Oli Scarff/Getty Images/Archivio

Era stato arrestato appena cinque giorni fa per una tentata estorsione a danno di alcuni commercianti di Torpignattara, di fronte ai quali – per incutere maggior timore – si era presentato come un membro del clan dei Casamonica. Una volta tornato in libertà – con un divieto di dimora a Roma stabilito nei suoi confronti dal giudice – ha pensato di ricominciare immediatamente da dove aveva interrotto la propria attività illecita. Di più: ha creduto che il precedente di pochi giorni prima potesse aiutarlo nella sua attività criminosa.

E così, presentandosi in un bar in via della Serenissima, ha intimato alla barista che si trovava dietro al bancone di dargli i soldi che erano presenti nella cassa e di farlo mangiare gratis. Ma di fronte a un primo rifiuto da parte della lavoratrice, ha pensato bene di tornare al vecchio modus operandi, presentando alla donna i verbali e le carte relative al suo recente arresto: “Sono un Casamonica. Dammi i soldi e fammi mangiare gratis”, ha ripetuto. “Sono appena uscito dal carcere. Leggi qua: sono della famiglia Casamonica Spada e sono stato in galera. Dammi i soldi e dammi da mangiare. Poi fammi usare il bagno“, ha intimato alla barista.

Ma l’esposizione del proprio curriculum criminale non ha portato i frutti sperati a Kristc Zoran, cittadino serbo di 52 anni, che nel giro di pochissimo si è ritrovato ancora una volta in stato di arresto, di nuovo per tentata estorsione. La barista del Gran Caffè, infatti, ha immediatamente contattato la Polizia e gli agenti del Reparto Volanti, intervenuti dopo la segnalazione, hanno rapidamente raggiunto l’uomo, che nel frattempo aveva concentrato la propria attenzione su un negozio di telefonia situato nei paraggi. Anche in questo caso, il metodo del rapinatore era rimasto identico: “Sono della famiglia Casamonica. Dammi un telefono“. Un altro tentativo andato a vuoto e che anzi ha favorito il lavoro dei poliziotti, contro i quali Kristc si è scagliato con aggressività al momento dell’arresto: “Vi ammazzo“, ha gridato agli agenti.

Ora nei suoi confronti è stato nuovamente emesso un divieto di dimora a Roma in attesa che si svolga il processo a carica del sedicente membro del clan Casamonica, inchiodato dalle testimonianze di diversi esercenti che ha tentato, invano di rapinare. Non esattamente un professionista del crimine, rintracciato nel giro di poche ore dalla Polizia, come avvenuto per un altro rapinatore fermato nella Capitale nei giorni scorsi.

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