Fabrizio Corona deve tornare in carcere, appena appresa la notizia si taglia i polsi in diretta e si mostra tutto insanguinato
Una foto che sta davvero facendo molto parlare, quella postata da Fabrizio Corona pochi istanti fa. L’ex re dei paparazzi deve tornare in carcere e a deciderlo è stato il tribunale di Sorveglianza di Milano revocando i domiciliari. Una notizia che ha mandato su tutte le furie l’ex di Nina Moric che perdendo il controllo ha commesso un gesto insoluto, postandolo sui social.
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Fabrizio Corona si mostra con il volto insanguinato su IG
“Adesso vi faccio vedere come si combatte l’ingiustizia. Pronto a dare la mia vita in questo paese ingiusto”: ha scritto Fabrizio Corona su Instagram. Uno scatto che ha davvero spaventato i fan e allarmato i social. L’ex re dei paparazzi si è mostrato con un viso pieno di sangue, facendo davvero spaventare.
Il video non è stato da noi pubblicato perché contiene immagini troppo forti e cruente, ma potete vedere le storie sul profilo Instagram di Fabrizio Corona
Nel suo lungo sfogo, si è rivolto ai giudici che hanno sentenziato il processo e hanno deciso di riportarlo dietro le sbarre. Questa volta, come si può leggere ancora, scorrendo il post, Corona è pronto a togliersi la vita, per toglierli da quelle sedie.
“Che venga il presidente del Tribunale di Sorveglianza, che guardi gli atti“, ha urlato in diretta. Il suo legale fa sapere che farà ricorso alla decisione dei giudici molto presto. Per ora, Fabrizio è in ospedale a curarsi le ferite che si è causato e poi verrà trasferito direttamente in carcere.
L’ex re dei paparazzi deve tornare in carcere
La decisione del Tribunale di Milano è stata presa dopo che Fabrizio Corona ha violato più do una volta le regole che gli erano state imposte. Una fra tante il non utilizzo dei social e le non apparizioni in tv. Regole che come si è visto non ha rispettato, e che ad oggi lo riportano a ritornare in carcere. All’ex paparazzo restano da scontare altri 2 anni e 6 mesi: potrebbe tornare libero infatti nel 2023. Nei calcoli sono già inclusi i nove mesi già scontati quelli in affidamento terapeutico.