Mauro Mortara, professore di Storia e Filosofia in un liceo di Mantova, è stato ripetutamente multato per non aver indossato la mascherina durante le lezioni in classe.
“L’obbligo di coprire naso e bocca è paragonabile alle leggi razziali del ventennio fascista“, ripeteva, orgogliosamente agli studenti un docente mantovano, Mauro Mortara. Insegnante di Storia e Filosofia al liceo delle Scienze applicate Fermi di Mantova, il professore aveva sottolineato la sua volontà nel non indossare la mascherina o altri dispositivi di protezione individuale: “Non mi hanno nemmeno mai multato“, aveva raccontato agli alunni. Ora qualcosa è cambiato: le prime multe, il professor Mortara, le ha ricevute. A sanzionarlo i Carabinieri, arrivati a scuola su segnalazione della dirigente Marianna Pavesi. Soltanto una settimana fa era stato sanzionato per la stessa ragione, sempre all’interno dell’istituto.
La preside del Fermi, stanca del comportamento tenuto dall’insegnante- ha deciso di segnalarlo. La dirigente è entrata nell’aula dove Mortara stava facendo lezione e, come prevedibile, ha trovato il professore sprovvisto del dispositivo di protezione. A quel punto la dirigente ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri. Giunti sul posto hanno invitato il docente ad attenersi alle regole e, successivamente, hanno deciso di procedere all’erogazione di una sanzione nei suoi confronti. Una decisione che non ha scoraggiato Mortara, che continuato a fare lezione a volto scoperto.
E’ passata appena una settimana da un caso – praticamente identico – che aveva visto coinvolto lo stesso insegnante di Storia e Filosofia: in quell’occasione il professore si era presentato senza mascherina al bar dell’istituto e i Carabinieri lo avevano multato. In questi mesi le discussioni tra Mortara e la dirigente scolastica sono state frequenti, con l’insegnante che – per sostenere la propria tesi – ha citato studi e numeri sui danni che provocherebbe a chi indossa le mascherine l’inspirazione di anidride carbonica.
Nonostante la stragrande maggioranza delle persone, in Italia, si attenga scrupolosamente alle regole anti-Covid, qualche episodio di contestazione si continua a registrare: è di poche settimane fa il caso di un lavoratore licenziato da Auotgrill – e poi reintegrato – per essersi rifiutato di servire un caffè a un cliente che non indossava la mascherina all’interno del locale. Diverse, e in alcuni casi forse eccessive, le sanzioni comminate in questi mesi dalle forze dell’Ordine a persone che non indossavano il dispositivo di protezione individuale.
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