Errori+di+calcolo+nelle+pensioni%2C+l%26%238217%3BInps+chiede+migliaia+di+euro+in+restituzioni
leggiloorg
/2021/02/27/inps-pensioni-pensionati-lettere-choc/amp/
Economia

Errori di calcolo nelle pensioni, l’Inps chiede migliaia di euro in restituzioni

L’Inps torna a ricalcolare le pensioni, richiedendo indietro migliaia di euro a causa di alcuni errori. Tuttavia, legalmente, ci sono più ragioni per cui ciò non è possibile.

Getty Images/Sean Gallup

Come annunciato ormai da mesi, l’Inps ha avviato una massiccia campagna di riscossione di denaro che interessa le pensioni di migliaia di anziani italiani che pure si trovano in un momento di enorme fragilità a causa della crisi economica portata dalla pandemia di Covid. Peggio ancora, non si tratta della riscossione di poche decine di euro bensì di cifre che partono da centinaia di euro fino ad arrivare al tremendo record di 30.000 euro. La ragione dietro questa spaventosa riscossione deriva da alcuni errori interni al sistema di calcolo delle pensioni utilizzato dall’Inps che pure utilizza sistemi automatizzati per queste operazioni. Tra l’altro ironia vuole che le lettere per la riscossione del denaro stiano arrivando proprio nel periodo in cui l’ente statale dovrebbe erogare i bonus e gli aiuti destinati ai lavoratori più colpiti dalla pandemia che si attestano in molti casi sui 1.000 euro pro capite.

La domanda che molti pensionati si sono posti di fronte a questa richiesta di restituzione di denaro è la seguente: l’Inps può farlo senza incorrere in conseguenze legali? La risposta arriva dall’avvocato Celeste Collovati, impegnato in diverse cause nate da questa controversia: “La comunicazione risulta priva di elementi essenziali che rende difficile per il cittadino mettere in piedi una difesa”, analizza il legale riferendosi proprio alla famigerata lettera che richiede quasi 30.000 euro ad un pensionato – nello specifico, si parla di 29.231,30 euro – senza però fornire i dettagli necessari per chiarire i termini con cui tale denaro è stato erogato al cittadino. L’avvocato Collovati spiega come ha risolto questo specifico caso e come questo può creare un precedente per tutti quei pensionati che si fossero trovati nella cassetta della posta una comunicazione simile:    L’errore è totalmente a carico dell’Inps il quale è tenuto alla cancellazione del debito e non può richiedere la restituzione di importi già versati, in quanto non si configura come dolo dato che l’Inps era già a conoscenza di tutti i redditi del cittadino”, analizza l’avvocato. Chi dovesse ricevere queste lettere choc, insomma, ha tutto il diritto di non pagare poiché l’errore è stato causato dall’operato dell’ente e non del cittadino.

 

Pubblicato da
Manfredi Falcetta

Ultimi articoli

  • Salute e Benessere

Alzheimer, il sintomo che arriva con circa 48 mesi di anticipo: i medici ci mettono in guardia

Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…

2 mesi ago
  • News Mondo

Tumori: conosci davvero tutte le cause? Scopri i fattori chiave e cosa possiamo fare per prevenirli

  Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…

2 mesi ago
  • Curiosità

Allerta Italiana: Attenti alle docce, i water e i lavandini dei vostri bagni, ecco cosa può uscire

Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…

2 mesi ago
  • Curiosità

WhatsApp nasconde un trucco che ti cambierà la vita: come avviare una chat con te stesso per fare l’incredibile

Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…

2 mesi ago
  • Economia

Finanziamenti: per il mutuo è caccia al risparmio sul web

Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…

11 mesi ago
  • Economia

Smart working: il vantaggio del lavoro da remoto

Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…

1 anno ago