Il professor Walter Ricciardi vorrebbe un nuovo lockdown della durata di alcune settimane. A quanto pare, il Ministro Speranza è in sintonia con questa idea.
L’ipotesi di un nuovo lockdown torna ad aleggiare sull’Italia, una prospettiva che fa paura per tante ragioni – sociali, economiche e pratiche – ma che trova per la prima volta d’accordo diversi medici che spesso non sono stati concordi sulla strategia da adottare per combattere il Coronavirus. A rendere ufficiale la notizia che il Governo stava seriamente pensando di applicare una nuova chiusura è stato il professor Walter Ricciardi, sostenitore della linea dura contro il virus che ha detto: “Il precedente Presidente del Consiglio e alcuni ministri non erano d’accordo sull’adozione di misure così forti. Questo ha affondato l’economia e causato migliaia di morti, la politica è restia a dire la verità”, sono le forti parole del professore. Ad essere in sintonia con l’idea di Ricciardi – ricorda il medico – era invece il Ministro Roberto Speranza, riconfermato nel suo ruolo da Mario Draghi: “Speranza non si è pronunciato perché sono decisioni che deve prendere il Governo e il Presidente del Consiglio. Spero che il presidente del Consiglio recepisca e vada in questa direzione”, si augura il medico.
Anche il professor Andrea Crisanti, anche lui spesso al centro dell’attenzione dei media durante la pandemia, approva questa soluzione di un nuovo lockdown in tutto il paese: “Va chiuso tutto e va lanciato un programma nazionale di monitoraggio delle varianti”, dice senza tanti giri di parole il professore, secondo cui la mancata riapertura di impianti sciistici è una cosa positiva. “Gli impianti di sci non riaprono? E vorrei vedere! Il 20% dei contagiati presenta la variante inglese e la percentuale è destinata ad aumentare. Bisognava fare il lockdown a dicembre, prevenendo tutto questo, mentre ora siamo nei guai”, aggiunge Crisanti, invocando un nuovo lockdown come unica via d’uscita certa da una situazione giudicata molto pericolosa anche a causa delle varianti come quella inglese, più contagiose e pericolose. Ma quanto dovrebbe durare una chiusura che potrebbe peggiorare ancora di più la situazione economica di numerosi settori dell’economia italiana? “Deve durare il tempo necessario a tornare a questo dato di incidenza. Possono essere due, tre, quattro settimane, dipende quando si raggiunge l’obiettivo”, argomenta Ricciardi, spiegando che non si tratterà quindi di una quarantena prolungata come quella di marzo che è finita per durare ben più del previsto.
A Ricciardi si associa un altro esperto, il Presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta che ha detto: “Un lockdown totale per 2 settimane farebbe abbassare la curva per poter riprendere il tracciamento, altrimenti bisognerà continuare con stop and go per tutto il 2021″, mostrando sostegno per la tesi di Ricciardi. Sul nuovo lockdown però, Roberto Speranza non si è ancora espresso – almeno, non tramite i canali ufficiali – e un’ipotesi che sicuramente spaventa gli italiani per più di un motivo rimane tale. Starà al Premier Mario Draghi che al momento sta ancora facendo i conti con problemi politici come l’opposizione di alcuni senatori Cinque Stelle valutare questa opzione che – a quanto pare – Conte ha preferito scartare a suo tempo.