Un anziano è morto a Napoli mentre aspettava che gli venisse somministrato il vaccino anti-Covid.
Era in fila per ricevere quel vaccino che, mettendolo al riparo dal rischio del Coronavirus, avrebbe rappresentato un momento importante. E invece, proprio mentre attendeva, in fila, che gli venisse somministrata la dose di trattamento anti-Covid un anziano è morto. E’ successo a Napoli, presso il Vaccine Center che la Asl del capoluogo campano ha allestito all’interno del polo fieristico di Fuorigrotta. L’uomo, 84 anni, cardiopatico, era stato uno dei mille prenotati sul portale della Asl Napoli Centro e si era regolarmente presentato per ricevere il farmaco nel primo giorno della seconda fase della campagna vaccinale, quella dedicata, appunto, agli ultra ottantenni.
Secondo quanto fatto sapere dai responsabili Asl, l’anziano, arrivato all’accettazione, sarebbe stato improvvisamente colto da un malore, per il quale sono intervenuti i sanitari del 118. Il primo soccorso, poi il trasferimento all’Ospedale San Paolo, non lontano dal luogo delle vaccinazioni, con una unità rianimativa. Ma per l’uomo era già troppo tardi: il decesso è avvenuto poco dopo l’arrivo presso la struttura ospedaliera per arresto cardiocircolatorio.
Si è aperta quindi con una tragedia la seconda fase della campagna vaccinale nel capoluogo campano, dove già nel primo giorno di somministrazione erano stati convocati 1000 ultra ottantenni, cui si sono aggiunti i 600 inseriti in lista per le vaccinazioni effettuate a Capri e Anacapri. “Sarebbe opportuno valutare la possibilità di ampliare i punti di somministrazione, magari coinvolgendo i medici di base, che hanno già fatto i vaccini per l’influenza stagionale negli scorsi mesi rispettando tutti i protocolli anti-Covid“, spiega Pina Tommasielli, referente per la medicina territoriale dell’Unità di Crisi della Campania per l’emergenza Covid19. “In questo modo si potrebbero ridurre i disagi per la popolazione, soprattutto più fragile, come gli anziani“, conclude la dottoressa.
L’organizzazione prevede la convocazione di 50 persone ogni 75 minuti, così da concedere a ciascuno il tempo per confrontarsi con i medici senza eccessiva fretta. Le accettazioni hanno aperto i battenti alle ore 9, sotto la supervisione e il controllo di volontari della Protezione Civile e degli assistnti socio sanitari, intenti a scongiurare la formazione di assembramenti da parte delle persone in coda. E, dopo un avvio riservato alla somministrazione del farmaco prodotto da Pfizer, anche il vaccino Moderna ha cominciato ad essere inoculato nei pazienti in coda. Diverso, invece, il discorso per il trattamento messo a punto da AstraZeneca che, come indicato dall’Aifa, verrà riservato agli under 55 che cominceranno nelle prossime settimane ad essere vaccinati soltanto, per ora, per le categorie prioritarie: insegnanti e Forze dell’Ordine.