L’Associazione nazionale Presidi – attraverso la voce del presidente Antonello Giannelli – ha risposto alla proposta di prolungare il calendario scolastico messa sul tavolo da Mario Draghi.
Tra le priorità dell’ex presidente della Bce Mario Draghi c’è la scuola. Bambini e ragazzi sono stati fortemente penalizzati in questi mesi dalla didattica a distanza. Sia in termini di apprendimento – specialmente per i figli delle famiglie meno agiate – sia in termini psicologici. Tant’è che è aumentato il fenomeno del gioco d’azzardo online anche tra i giovanissimi: la fascia più critica è proprio quella tra i 12 e i 18 anni che – trovandosi tutto il giorno a casa – lo pratica quotidianamente o quasi per il 34%. Oltre a ciò sempre più frequenti sono i disturbi a carattere depressivo anche tra bambini e adolescenti. Secondo Draghi la pandemia di Covid ha rubato giorni ai ragazzi e alle ragazze ed è per questo che il presidente del Consiglio incaricato ha proposto un prolungamento del calendario scolastico.
L’ex numero uno della Bce, ha messo sul tavolo delle idee, l’ipotesi di prolungare le lezioni fino alla fine di giugno. Ma non solo: tra le priorità di Draghi anche un forte potenziamento del corpo docenti – circa 200mila assunzioni – per assicurare che alla ripresa a settembre i professori siano in cattedra. Sulla questione assunzioni sono subito intervenuti i sindacati che chiedono sia lasciata molta più autonomia ai singoli istituti. In pratica le sigle sindacali chiedono che il Ministero dell’Istruzioni lasci i presidi liberi di assumere, in modo da non avere cattedre vuote a settembre. La Cisl, con il segretario Maddalena Gissi, ha proposto il ‘doppio canale‘, ovvero i concorsi e il servizio, mentre Francesco Sinopoli, a capo della Flc Cgil, chiede una procedura semplificata per l’assunzione dei precari.
Sul fronte revisione – e allungamento – del calendario scolastico, si è invece fatta sentire l’Assoziazione nazionale presidi attraverso la voce del presidente, Antonello Giannelli. Giannelli – intervistato da Radio Cusano – ha spiegato che, pur apprezzando l’interesse di Draghi, il mondo della scuola è molto più complesso di quel che potrebbe sembrare: “Bene che Draghi abbia indicato scuola come priorità. Prolungamento del calendario? Attendiamo una proposta strutturata per discuterne. Non ci sono preclusioni, il punto è che la scuola è un sistema piuttosto complesso”. In termini pratici – ha specificato Giannelli – prolungare le lezioni in aula fino alla fine di giugno, significa avere docenti e personale a disposizione per tutto il mese. Il ché non è così scontato. Bisogna, infatti, considerare che, pur in smart working, gli insegnanti hanno sempre lavorato. Giannelli ha proseguito: “Spesso ci si lancia in soluzioni senza conoscere abbastanza questo mondo. Tutto il personale sta lavorando da settembre, non si è mai fermato anche quando la scuola è stata chiusa. Non dubito della serietà del presidente Draghi ma bisogna ragionarne con calma e serietà e lo faremo appena sarà noto il nome del ministro dell’Istruzione”.
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