L’Italia torna zona gialla, salvo per alcune regioni. Con il primo week end in arrivo, sono consentite sempre più attività anche se sempre con limiti e controlli.
E’ il primo week end di zona gialla per tutte quelle regioni italiane che sono rientrate in questa classificazione grazie ad un indice Rt sufficientemente basso: gli italiani, dopo la “pausa” invernale che ha portato alla creazione di una zona rossa generalizzata, si preparano a tornare alla normalità nei limiti del possibile, pur rimanendo comunque vincolati nei loro spostamenti e nelle loro attività da alcune regole. In particolare modo, proprio nei fine settimana – considerati il periodo della settimana più a rischio dagli esperti – rimarranno delle limitazioni alla vita sociale ed all’apertura di attività ed esercizi pubblici, primi tra tutti i locali. Lo spostamento all’interno del proprio comune è consentito dalle ore 5.00 alle ore 22.00 e rimane comunque garantito anche oltre questi orari per questioni di salute, lavoro o stretta necessità. Gli spostamenti tra comuni rimarranno invece vietati fino al 15 febbraio salvo che per le sopra citate ragioni o per raggiungere la seconda casa con il proprio nucleo familiare: stando a quanto trapela dal Cts, questo divieto potrebbe non essere confermato dal prossimo Dpcm
Per quanto riguarda le visite a parenti ed amici, non cambia molto: tali spostamenti sono sempre consentiti all’interno dell’orario del coprifuoco ed una volta sola al giorno, con la compagnia di massimo una persona o dei figli minori di 14 anni che non possono essere affidati ad altri membri del nucleo familiare.
Per i locali, rimane il divieto di ospitare clienti dalle ore 18:00 in poi mentre l’asporto – consentito fino alle ore 22:00 – sarà appannaggio esclusivo dei locali classificati come ristoranti e non dei bar. Nel week end, all’interno dei centri commerciali, rimarranno chiusi tutti i negozi che non vendono servizi essenziali – come ad esempio farmacie e negozi di alimentari – e in ogni caso, per gli ingressi nei negozi aperti ci saranno i soliti controlli per garantire il distanziamento sociale. Un’ultima parentesi del Dpcm riguarda mostre d’arte e musei che saranno aperti soltanto da lunedì a venerdì. Per chi intende praticare attività sportiva di qualsiasi genere invece, c’è ancora da aspettare: le palestre rimarranno chiuse almeno fino al 15 febbraio e chi volesse allenarsi dovrà farlo in forma individuale e all’interno del proprio comune. Presumibilmente, la prima attività ad essere di nuovo consentita sarà lo sci ma gli esperti devono ancora deliberare in merito a questa possibilità.
Al momento, sono quindici le Regioni italiane – a cui si somma una provincia autonoma – ad essere classificate come zona gialla: Puglia, Sardegna, Sicilia e Puglia dovranno continuare a rispettare le più stringenti misure vigenti in zona arancione, così come la provincia autonoma di Bolzano che ha deciso indipendentemente di restare blindata. Le misure vigenti in zona gialla sono state approvate decisamente dai presidenti di numerose Regioni, primi tra tutti, Attilio Fontana in Lombardia e Vincenzo De Luca in Campania che si è detto favorevole a tenere sotto controllo la vita sociale nella regione con queste norme: “Gli assembramenti che abbiamo avuto in questo fine settimana sono da irresponsabili”, il suo commento. Per tornare alla normalità bisognerà attendere ancora parecchio tempo.
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