Mario Draghi potrebbe non prorogare i divieti di Conte

Il 15 febbraio scadranno alcune delle misure restrittive contenute nell’ultimo Dpcm di Palazzo Chigi. Ma senza Giuseppe Conte al Governo, i divieti potrebbero non essere prorogati.

dpcm spostamenti regioni
GettyImages/Andreas Solaro

L’ultimo Dpcm emanato da Palazzo Chigi il 15 gennaio avrà scadenza naturale il prossimo 5 marzo. Tuttavia, alcune restrizioni come la chiusura delle piste da sci e il divieto di spostarsi tra Regioni, verranno meno il 15 febbraio. L’intenzione dell’esecutivo giallorosso sotto l’egida di Giuseppe Conte e con Roberto Speranza al Ministero della Salute, era quella di prorogare tali divieti almeno fino al 5 marzo. Ma ora che Conte si è dimesso, potrebbe essere Mario Draghi – supportato forse da altre forze parlamentari – a dover decidere. Quindi se entro il 15 febbraio non verrà emanato alcun nuovo provvedimento, a partire da quella data, potremmo tornare a spostarci liberamente da una regione all’altra e potremmo persino tornare alle care piste da sci. Ciò che – a distanza di circa dieci giorni – milioni di italiani si chiedono è in primis a chi spetterà decidere e, in seconda battuta, in quale direzione andrebbe eventualmente Mario Draghi qualora diventasse il nuovo Presidente del Consiglio. Soprattutto se lo chiedono i gestori degli impianti di sci che devono essere pronti ad organizzarsi e a calcolare benefici e perdite di una ipotetica riapertura.

I due provvedimenti, infatti, seguiranno ognuno un proprio iter. In pratica potrebbe cadere un divieto ma non l’altro. Per quanto riguarda la ripresa dello sci, la decisione verrà presa, quasi certamente, questo weekend e, quindi, spetta ancora a questo Governo che deciderà in conseguenza delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico. Più problematica, invece, la questione sugli spostamenti tra le regioni. In questo caso, infatti, si tratta di una limitazione delle libertà personali sulla quale solo il premier può decidere. Difficilmente si riuscirà a prendere una decisione prima della prossima settimana. Ma, se ad oggi, il premier è ancora Giuseppe Conte, non si sa chi guiderà il Paese tra sette giorni. Se anche nel nuovo esecutivo verranno confermati Roberto Speranza alla Salute e Francesco Boccia agli Affari regionali, probabilmente le restrizioni saranno riconfermate. Diversamente, in assenza di altre direttive, potremo ricominciare ad indossare gli sci per goderci la tanto attesa settimana bianca e – limitatamente alle zone gialle – spostarci tra regioni senza bisogno di autocertificazione.
Il 15 febbraio potrebbe vedere anche il “tramonto” della divisione dell’Italia in diverse fasce di colore. Poi servirà un nuovo decreto per disciplinare le restrizioni o per decidere nuovi eventuali sistemi da adottare per contenere i contagi di Covid. Lo Stato di Emergenza è invece stato prorogato fino al 30 aprile. Secondo le norme è possibile prorogare l’emergenza fino al 31 luglio 2021 ma in realtà anche l’ultima scadenza può essere ulteriormente prolungata
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