Le parole di Alessandro Di Battista hanno scatenato il caos nel Movimento 5 Stelle. L’ex Ministro della Difesa Elisabetta Trenta interviene invitando tutti all’unità.
Il rischio che il Movimento 5 Stelle vada incontro ad una scissione non è mai stato tanto concreto. L’apertura di ieri del reggente Vito Crimi – che ha ammesso la disponibilità del Movimento ad un nuovo Governo sostenuto dalla Maggioranza uscente, renziani compresi – ha scatenato il parapiglia tra le file grilline, amplificando e facendo emergere una serie di tensioni e contrapposizioni interne che, ormai da mesi, covavano sotto la cenere.
In queste ore si moltiplicano gli interventi di esponenti 5 Stelle che, anche in risposta al post di Alessandro Di Battista – che minaccia senza mezzi termini l’addio, probabilmente portando con sé alcuni parlamentari a lui vicini – cercano di invitare il Movimento all’unità e alla compattezza. E se diversi pezzi grossi si sono apertamente schierati sul fronte governista – su tutti l’ex capo politico Luigi Di Maio, intervenuto ieri addirittura in difesa dell’odiato Matteo Renzi – non mancano le voci a sostegno delle posizioni barricadere del Dibba: dal Senatore Nicola Morra – pronto a “tornarsene a casa” in caso di nuovo accordo con Italia Viva – fino all’ex Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che in un lungo post Facebook sposa in pieno la linea dei duri e puri: “Cosa vuole Renzi? La cosa che gli darebbe più soddisfazione sarebbe distruggere i 5 Stelle e far cadere il Governo senza esserne responsabile. Facile!“, sentenzia l’esponente grillina, che prosegue: “se continua così, qualcun altro di noi, schifato dalla “marmaglia” mollerà e lui avrà vinto. Per ora ha fatto cadere il grande Alessandro Di Battista e, se continua così, qualcun altro di noi, schifato dalla ‘marmaglia’, probabilmente mollerà e lui avrà vinto“.
Proprio questa è, in effetti, l’accusa che l’ala governista del Movimento muove nei confronti di Di Battista: così facendo, sostengono i fautori della nuova alleanza con Renzi, si fa esattamente il gioco di Italia Viva, che punta a scardinare il Movimento. Una trappola in cui – in maniera speculare – anche Trenta invita a non cadere, rinnovando l’invito all’unità e alla compattezza a tutti i suoi colleghi: “Mi appello a tutti nel Movimento, a tutte le anime: questo è il momento di ritrovare l’unità!“, scrive l’ex Ministro. “Questa è una battaglia grillina, perché Renzi che riemerge è esattamente la versione antica di quella congiura dei poteri forti per cui tutti quanti siamo scesi in campo“, attacca Trenta, sottolineando come l’obiettivo degli avversari politici sia quello di costringere il Movimento “a fare cose che mai avremmo fatto perché sanno che questo ci separerà perché la nostra coscienza è profonda E se ora seguiamo il nostro istinto di purezza faremo proprio il loro gioco“.
Trenta prova a rispolverare l’animo battagliero del primo Movimento: quello che si proponeva di aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno e cacciare quella casta che era rappresentata – indistintamente e senza sfumature – da tutta la “vecchia politica“. Quella con cui – quasi indistintamente e senza sfumature – il Movimento si è alleato nel giro degli ultimi due anni e mezzo.
“Matteo Salvini ha fatto cadere un governo per bloccare la prescrizione. Matteo Renzi ha fatto lo stesso. Non dobbiamo mollare ora. Questo è il momento del sacrificio“, avverte ancora Trenta, che invita a riaccogliere nel Movimento anche i parlamentari espulsi nel corso della legislatura: “Faccio un appello al capo del Movimento Vito Crimi: cogliamo l’occasione, riaccogliamo i parlamentari 5 stelle espulsi e rifacciamo nostre le loro battaglie! Il Paese ci ringrazierà“, conclude l’ex Ministro.