Benno Neumair è stato arrestato nella notte con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
La svolta nella indagini sulla scomparsa dei coniugi Peter Neumair e Laura Perselli era nell’aria ed è arrivata nella notte: Benno, figlio della coppia, è stato infatti arrestato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Al momento non è chiaro se a guidare la scelta degli inquirenti di procedere all’arresto del giovane sia stato qualche nuovo, pesante indizio raccolto a carico del ragazzo, appare tuttavia chiaro che, sin dai primi giorni dell’inchiesta, le attenzioni di chi indaga si fossero concentrate su di lui.
Troppi gli elementi non chiari in un quadro che, con il passare dei giorni, ha evidenziato incongruenze e passaggi che non tornavano nella ricostruzione dei fatti che Benno ha fornito, in qualità di testimone, agli inquirenti. Su tutti, il buco di mezz’ora nell’alibi che il figlio della coppia a portato a propria difesa: il telefono cellulare del giovane, infatti, era rimasto staccato dalle 21.32 alle 21.57 della sera del 4 gennaio, quando i suoi genitori sono scomparsi. A questo si erano poi aggiunti altri elementi di sospetto: le telecamere stradali, ad esempio, avevano immortalato la Volvo di famiglia, guidata dallo stesso Benno, sfrecciare nei pressi del ponte su cui, qualche giorno fa, gli esperti hanno rintracciato tracce di sangue appartenente a Peter Neumair.
A complicare ulteriormente la posizione del ragazzo c’è poi la circostanza dei vestiti, lasciati a casa della fidanzata, cui Benno aveva chiesto – sempre la sera del 4 gennaio – di lavarli e custodirli. Una richiesta che era suonata nuova alle orecchie della ragazza, che nei giorni scorsi si è infine decisa a consegnare gli abiti alla Procura, permettendo a chi indaga di analizzarli. In una nuova perquisizione nella proprietà della famiglia Neumair, inoltre, gli inquirenti avevano notato l’assenza di una serie di pesanti attrezzi che Benno utilizzava normalmente per i propri allenamenti: un altro elemento che ha contribuito ad alimentare i sospetti nei suoi confronti.
Benno Neumair ha trascorso la notte in Procura insieme ai suoi avvocati e ora si trova in stato di fermo, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Una novità importante in un’inchiesta rispetto alla quale il ragazzo ha sempre ostentato grande tranquillità: “Capiranno che io non c’entro niente“, aveva detto ai legali Angelo Polo e Flavio Moccia una volta venuto a conoscenza della decisione della Procura di iscrivere il suo nome nel registro degli indagati.
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