Continuano a piovere multe, in tutta Italia, nei confronti di bar e ristoranti che non rispettano le norme anti-Covid.
La campagna di protesta contro i Dpcm #ioapro, lanciata nelle scorse settimane da molti ristoratori online, ha riscontrato adesioni in tutta Italia. E, anche se non sono stati numerosissime le attività che hanno deciso di aderire all’iniziativa, un po’ ovunque, sul territorio nazionale, è stato possibile trovare bar e ristoranti aperti anche dopo le 18, nei giorni tra il 15 ed il 16 gennaio.
A Roma, ad esempio, i Carabinieri sono intervenuti per riscontrare la violazione delle norme anti-Covid da parte di un ristorante in via Lucullo, cui è stata imposta la chiusura. Il caso di questa attività, però, risulta essere leggermente diverso rispetto a chi ha deciso di aderire alla campagna di proteste. Il ristorante di Roma pur essendo formalmente chiuso al pubblico, era diventato il luogo dove il titolare aveva deciso di festeggiare il proprio compleanno. Al loro arrivo, i Militari dell’Arma hanno trovato 5 persone allo stesso tavolo. Pur essendo tutti parenti – ma provenienti da nuclei diversi – per loro è scattata la sanzione.
La multa è arrivata anche alla titolare di un bar in via Gregorio VII, rea di aver protratto oltre le 18 l’orario di apertura della propria attività e di non aver esposto un cartello che indicasse il numero massimo di persone ammesse all’interno del locale. Oltre alla sanzione, a quest’attività è stata imposta una chiusura obbligatoria di un giorno.
Anche nella Capitale, comunque, non sono mancati i ristoratori che hanno deciso di aderire alla protesta di #ioapro, lasciando aperti i propri locali nel fine settimana anche dopo le 18. “Intendo semplicemente lavorare, non chiedo altro. Non sono un rivoluzionario, né un negazionista, non mi piace andare contro le regole, ma questo è un grido d’aiuto, per vedere se qualcuno si accorge di noi“, ha spiegato a Fanpage Giancarlo Gilardini, gestore del ristorante Dar Bottarolo a Tormarancia, per motivare al sua adesione all’iniziativa.
Ma se a Milano l’intervento delle Forze dell’Ordine ha portato all’erogazione di circa 200 sanzioni nei confronti di ristoratori e clienti nella sola serata di venerdì 15, a Roma le cose sono andate in maniera decisamente diversa: non sono stati infatti segnalati controlli né multe nel fine settimana delle proteste dei ristoratori. “I controlli ci sono sempre stati su tutto il territorio, solo nel fine settimana se ne contano infatti un migliaio, effettuati in orario serale e continueranno“, fanno tuttavia sapere dalla Polizia Locale di Roma Capitale.