Due adolescenti di Como scappano di casa esasperate dal lockdown: “Basta, voglio vivere”, hanno scritto ai genitori.
Le chiusure e le restrizioni che da Marzo scorso sono state imposte dal Governo per fronteggiare la pandemia di Coronavirus stanno mettendo a dura prova moltissime persone. Oltre alle gravi conseguenze economiche – con attività che sempre più spesso si ritrovano a dover chiudere definitivamente i battenti, proteste e posti di lavoro persi – il lockdown della scorsa primavera, rinnovato poi a fasi e zone alterne dalla zona rossa regionale, porta con sé importanti problematiche anche dal punto di vista sociale e relazionale. Spesso sono i più giovani a pagare il prezzo più caro da questo punto di vista: abituati ad una socialità ricca e fatta di continui scambi – dalla scuola, agli amici, passando per le varie attività pomeridiane – i ragazzi si sono improvvisamente ritrovati chiusi in casa. E per molti di loro la situazione sta diventando giorno dopo giorno sempre più difficile da affrontare.
A confermarlo arriva oggi da Como la notizia di due ragazze, quattordicenni, che esasperate dai divieti e dalla chiusura forzata tra le mura domestiche hanno deciso di scappare di casa. Un grande classico dell’età adolescenziale, per certi versi, sicuramente amplificato dal regime di zona rossa in cui la loro Regione, la Lombardia, è rientrata per l’ennesima volta da qualche giorno.
Le due, amiche e compagne di classe, sono state scoperte dai rispettivi papà in modi diversi: il primo, rientrando a casa martedì intorno a mezzogiorno, ha trovato un messaggio lasciato dalla figlia sul proprio pc: “mi sono stancata di non poter vedere i miei amici, me ne vado“, faceva sapere la ragazza; il secondo genitore, invece, è stato informato in maniera più diretta, attraverso un messaggio inviatogli dalla figlia su Messenger: “Voglio vivere, abbi fiducia in me“. Preoccupati, i genitori hanno immediatamente contattato alcuni amici e compagni di scuola, senza però ottenere riscontri rilevanti. E visto che, dopo qualche ora, delle ragazze non c’era traccia, si sono rivolti ai Carabinieri di Como.
Le due fuggitive sono state ritrovate l’indomani nella zona di Villa Guardia, in provincia di Como, dai Militari che si erano messi sulle loro tracce. La loro intenzione, hanno spiegato le ragazze ai Carabinieri e ai genitori, erano di fuggire verso Milano o verso la Liguria, salvo poi accontentarsi di una destinazione più abbordabile e rimanere nella zona compresa tra il capoluogo e Cantù. Le due adolescenti hanno anche spiegato di aver passato la notte in un parco pubblico, anche se appare molto più probabile che le due abbiano dormito a casa di qualche amico o conoscente che, per prudenza, hanno preferito non coinvolgere direttamente nel piccolo caos seguito alla loro fuga.
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