Mario Balotelli contesta la gestione dell’emergenza sanitaria in Italia: “Ho il mal di stomaco”, scrive l’attaccante su Instagram prevedendo “un nuovo lockdown”.
I dati sui contagi da Coronavirus in Italia raccontano negli ultimi giorni raccontano una tendenza non particolarmente negativa, eppure per Mario Balotelli, chiacchieratissimo attaccante con un passato in Nazionale e ora in forza al Monza, in Serie B, la gestione dell’emergenza sanitaria è da dimenticare. SuperMario, dopo un periodo di silenzio social – iniziato dopo le polemiche ed i gossip seguiti ad un suo recente infortunio, dopo il ritorno in campo con gol – è tornato a frasi sentire con un messaggio contenuto in una story pubblicata attraverso il proprio profilo Instagram.
“Premetto: Non sono di sinistra, non sono di destra, non prendo posizioni posizioni politiche“, scrive l’attaccante, che dopo la premessa fa il punto sulla situazione sanitaria in Italia: “I casi stanno ri-aumentando, e sinceramente non mi capacito del perché abbiamo dovuto passare Natale e Capodanno così! Hanno rinchiuso per poi rinchiuderci di nuovo. E ora mi spiegate che zona rossa è questa con il traffico quasi alla sua normalità? Tutti questi sforzi per poi arrivare a un altro lockdown?” si domanda Balotelli prima di attaccare apertamente la gestione dell’emergenza: “Ma è possibile che non si possa gestire l’Italia e chi vi abita in modo sano e onesto? L’Italia ragazzi è l’Italia… c’è poco da dire… è il paese più bello del mondo, ma sta degradando a causa di pochi e io ho il mal di stomaco“.
Certo, Mario non è del tutto nuovo a uscite social particolarmente polemiche. In molte occasioni, in passato, ha risposto per le rime a chi lo criticava per le prestazioni in campo o lo attaccava per alcuni suoi comportamenti extra calcistici. Celebre fu una lite con l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini: Balotelli, fischiato e contestato duramente dalla curva dell’Hellas Verona affidò il suo sfogo e la sua delusione ad un’altra story su Instagram, nella quale accusava gli ultras scaligeri di razzismo. Il segretario della Lega decise di intervenire sulla vicenda per attaccare duramente il calciatore: “Con 20 mila posti di lavoro a rischio Balotelli è l’ultima mia preoccupazione, ma proprio l’ultima ultima ultima. Vale più un operaio dell’Ilva che 10 Balotelli. Il razzismo va condannato ma non abbiamo bisogno di fenomeni“, disse allora. Più di recente, invece, tra i due sarebbe tornato il sereno: a testimoniarlo lo stesso Salvini, che nello scorso giugno ammise di aver “sentito Balotelli durante il Coronavirus” e di aver “conosciuto una persona diversa rispetto a quello che avevano dipinto i giornali“.
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