Bar aperto, qualcuno segnala e si presentano gli agenti: multa da 400 euro

La protesta “io non apro” dei bar italiani ha portato molti degli esercenti dei locali che hanno aderito a ricevere una multa salata: l’ultimo caso succede a Noventa.

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Getty Images/Alberto Pizzoli/immagine d’archivio

I titolari dei bar e i gestori dei locali, disperati per le nuove chiusure del Governo Conte, sono disposti a tutto pur di manifestare il loro disappunto verso le misure, anche a rischiare una multa come è successo al proprietario di un bar di Noventa, frazione di Venezia: 400 euro di multa per aver aderito alla protesta lanciata con l’hashtag #ioapro da alcuni ristoratori sardi. Un’iniziativa che ha riscosso successo un po’ in tutto il paese e che ha spinto gestori di bar e locali a rischiare una multa pur di uscire da un’impasse che va avanti ormai da marzo.

Il gestore del locale di Noventa – che aveva già annunciato sui social network l’adesione alla protesta pacifica che vede il mantenimento dell’esercizio commerciale aperto rispettando le misure di distanziamento – è stato vittima di una segnalazione da parte di qualcuno che ha preso alla lettera la famosa frase del Ministro della Salute Roberto Speranza: “Ci affideremo alle segnalazioni dei cittadini”. Il gestore si è ritrovato gli agenti davanti al locale, immediatamente chiuso e sgombrato dai 17 clienti che si trovavano all’interno in quel momento e che pagheranno la stessa multa che spetta al titolare del bar. Oltre il danno la beffa: il locale dovrà ora rinunciare anche alle consegne a domicilio, rimanendo chiuso per cinque giorni come prescritto dal Dpcm. Categorie messe in ginocchio dalla crisi come quelle dei ristoratori e dei proprietari dei bar a cui si associano quelle di altri lavoratori colpiti dalle misure di distanziamento sociale stanno mostrando una progressiva insofferenza verso le misure anti Covid: nonostante le promesse di non lasciare indietro nessuno, il Governo fatica a far pervenire i ristori – e a dare risposte ai cittadini esausti e sfiniti dalla situazione pandemia nel paese.

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