Mastella, l’intesa per salvare il Governo salta e se ne lava le mani “Se la vedessero loro”

Nonostante la crisi economica, il Governo ha stanziato un finanziamento richiesto da Clemente Mastella. Proprio nei giorni in cui il politico cerca dei “responsabili”.

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Getty Images/Alberto Pizzoli

La ricerca dei cosiddetti “Responsabili” nel Senato da parte del Governo sembrava proprio aver trovato un alleato in Clemente Mastella, ex DC e sindaco di Benevento. Una collaborazione accompagnata da un provvedimento economico piuttosto importante richiesto proprio dal politico, secondo un giornalista. A trovare questo collegamento – a sua detta, sospetto – è stato il Presidente del Movimento Civico 22 Angelo Moretti che nel suo settimanale “Vita.it” ha scritto queste parole: “Coincidenze. Il 13 gennaio da Palazzo Chigi l’ok a Mastella per un finanziamento”, come titolo del suo articolo. Tutto è cominciato il 13 gennaio, quando Clemente Mastella ha mostrato un’apertura all’iniziativa di Giuseppe Conte di cercare senatori “responsabili” anche tra le forze dell’Opposizione per reggere all’impatto della crisi di Governo scatenata dai renziani: “I responsabili sono come i Vietcong, saltano fuori quando meno te lo aspetti”, aveva commentato Mastella.

Nelle scorse ore tra Mastella ed il Governo sembrava esserci una sorta di “tacito accordo”, sempre stando a quanto ha insinuato da Moretti, secondo cui il finanziamento stanziato dal fondo periferie di Giuseppe Conte per un vecchio progetto del sindaco di Benevento non sarebbe stato proprio una coincidenza: “Da Roma, Palazzo Chigi, sede delle trattative, arriva magicamente un lasciapassare al finanziamento all’opera più insulsa, inutile e dispendiosa di questa piccola città”, prosegue Moretti. Nello specifico, il finanziamento di cui parla il cronista sarebbe stato richiesto per la costruzione di un parcheggio sotterraneo in un palazzo di cinque piani, nel centro della città. Una costruzione a cui la città – prosegue Moretti – si era fermamente opposta proponendo una più sostenibile alternativa, costituita da un’area verde: “La società civile si era opposta con tutte le forze a questo progetto scellerato deliberato dopo due mesi dall’insediamento, nel 2016, e sembrava esserci riuscita”, accusa il cronista. Accuse che l’ex Ministro del Governo Prodi respinge, parlando di diffamazione nei suoi confronti: “Sciocchezze, illazione offensiva nei miei confronti. Non sono io il responsabile di questo appalto”, la sua risposta alle insinuazioni ricevute. Il rapporto tra Mastella ed il Governo si era molto stretto anche per l’operato dei Cinque Stelle, secondo quanto scrive Il Fatto Quotidiano. Evidentemente, pur di superare la crisi di Governo scatenata da Matteo Renzi, Conte e Di Maio stanno cercando tutto il sostegno possibile in Parlamento, anche da parte di storici rivali.

Un’intesa che però – stando a quanto trapela dal fronte dell’Udc – non è andata poi in porto. Infatti, lo stesso Clemente Mastella è tornato indietro sui suoi passi, lanciando un messaggio poco incoraggiante a Conte in merito alla ricerca dei responsabili tra le file del suo schieramento: “Io tentavo di mettere mattoni, altri di toglierli, e quindi se la vedessero loro“, ha affermato l’ex Ministro della Giustizia, giurando fedeltà al fronte del Centrodestra ed aggiungendo che i voti dell’Udc non sono in vendita, forse per rispondere alle accuse di trasformismo ricevute. Raggiunto dal TgCom24 ha ribadito: “Io non sono né pilastro, né costruttore, su questa crisi sono molto diffidente” sottolineando “Io non sono interessato a nulla“.

Martedì ci sarà la votazione al Senato e in questo scenario in costante evoluzione tutto può ancora succedere: il primo round nel frattempo sembra andare ad Italia Viva, accusata pesantemente dal PD di approfittare dell’emergenza per far vacillare il Governo: “Ci troviamo in condizioni sempre più difficili per garantire un governo adeguato al Paese in una situazione di emergenza, rischiando di aprire scenari imprevedibili”, denunciano i Dem.

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