Oggi verrà approvato il nuovo Dpcm che entrerà in vigore a partire da sabato 16 gennaio. La stretta del Governo si a ancora più rigorosa.
Verrà approvato oggi il nuovo Decreto varato dal premier Giuseppe Conte che entrerà in vigore il 16 gennaio e le cui misure avranno validità fino al 5 marzo. Eccezione fatta per gli spostamenti tra Regioni che, a seconda dell’andamento della curva epidemiologica, potranno essere rivisti il 15 febbraio. Il Governo conferma la linea dura e, anzi, irrigidisce ulteriormente la stretta. Il Ministro della Salute Roberto Speranza – nell’anticipare le nuove norme anti Covid – ha confermato la proroga dello Stato di Emergenza fino al 30 aprile. Inoltre si abbassano le soglie per entrare in fascia arancione o rossa. Come ha spiegato il Ministro verranno collocate in zona arancione tutte le Regioni con indice Rt superiore a 1. Mentre con Rt uguale o superiore a 1,25 si finirà dritti in zona rossa. Tuttavia per passare dal giallo all’arancione sarà sufficiente essere ritenute “Regioni ad alto rischio”.
Vietati gli spostamenti anche tra Regioni gialle. No anche agli spostamenti verso le seconde case se si trovano al di fuori della Regione in cui si abita. Eccezione fatta solo per ragioni di stretta necessità come guasti improvvisi. Fortemente limitate anche le visite agli amici e ai parenti, compresi i genitori: dal 16 gennaio fino al 5 marzo sarà consentito muoversi verso un’altra abitazione una sola volta al giorno, nella fascia oraria compresa tra le ore 5 e le ore 20 e non più di due persone. Eccezione fatta per gli under 14 e per i disabili che non vengono inclusi nel calcolo.
Anche nelle zone gialle bar e ristoranti continueranno a dover chiudere alle ore 18. Tuttavia lo stop all’asporto dopo le 18 varrà solo per i bar: i ristoranti potranno continuare a lavorare con l’asporto fino alle ore 22. Nei giorni scorsi l’ipotesi di vietare ai ristoranti di poter continuare a lavorare almeno con l’asporto fino alle 22 aveva sollevato parecchie polemiche ed era nata anche un’iniziativa targata “IOAPRO“: 50mila ristoratori che, sfidando i divieti del Dpcm, avevano deciso di riaprire sia per pranzo dia per cena.
Continuano a rimanere chiuse palestre, piscine, cinema e teatri. Il Governo sta valutando l’ipotesi di far riaprire i musei in zona gialla almeno nei giorni feriali. La riapertura dei musei avverrebbe solo previa prenotazione, con ingressi contingentati e misurazione della temperatura corporea. Infine si sta lavorando all’istituzione di una quarta zona: la zona bianca. In questa fascia, dove tutto potrebbe riaprire senza limitazioni orarie, potranno accedere solo le Regioni che per due settimane consecutive avranno una bassissima incidenza di contagi: non più di 50 ogni 100mila abitanti. In zona bianca – pur sempre con mascherina e distanziamento sociale – dovrebbero riaprire anche cinema, teatri, musei e anche palestre e piscine. Il Ministro Speranza ha anticipato che, in base al monitoraggio di venerdì 15 febbraio, le colorazioni delle Regioni potrebbero rapidamente cambiare. Dunque ci si può addormentare in zona gialla o arancione e risvegliarsi con una brutta sorpresa ritrovandosi in zona arancione o rossa.