Odiare l’ex presidente della Camera Laura Boldrini potrebbe costarvi caro, chiedete a Matteo Salvini

Sostenendo di essere stata vittima di una campagna diffamatoria, l’ex Presidente della Camera Laura Boldrini ha deciso di chiedere i danni a Matteo Salvini.

Quando i toni si scaldano, è difficile fissare il sottile confine che divide l’attacco ad un oppositore politico da quella che è pura diffamazione. Ma nel suo caso, Laura Boldrini – ex Presidente della Camera del Senato – non ha dubbi riguardo il ruolo di Matteo Salvini, il suo storico rivale politico anche da prima che il segretario del Carroccio divenisse Ministro degli Interni, nella cosiddetta “campagna d’odio” che l’ha vista come bersaglio principale di insulti e perfino minacce ad opera perlopiù dei sostenitori della Lega. Il politico – che ha asservito al ruolo di Presidente fino al 2017 – aveva già parlato pubblicamente delle sue intenzioni di denunciare per diffamazione il politico leghista: “Le persone incaricate di visionare i commenti sui social hanno detto di non aver mai visto nulla di simile“, aveva lamentato la Boldrini che accusa Matteo Salvini di aver aizzato il popolo – soprattutto quello dei social – contro di lei, impiegando termini ad hoc come “boldrinata” come riferimento ad un provvedimento considerato populista e svantaggioso per il paese.

Quella che viene considerata a tutti gli effetti dall’ex Presidente della Camera una campagna diffamatoria sarebbe stata messa su – secondo la Boldrini – per far guadagnare consensi alla Lega che nel 2013, anno in cui gli insulti verso il politico si sarebbero intensificati, aveva appena il 4% dei consensi, ricorda la donna. Fonti vicine alla Lega dichiarano che la richiesta di risarcimento sarebbe infine stata avanzata e quantificata: quanto verrebbe a costare a Salvini un’eventuale sconfitta in tribunale? Stando alle sue fonti, ben 150mila euro. Una cifra decisamente elevata per il politico che ha a sua volta portato in tribunale Ilaria Cucchi, sorella del defunto Stefano con la stessa accusa di diffamazione per avergli dato dello “sciacallo”. La Boldrini tuttavia rinnega le parole di Salvini, sostenendo di non aver avanzato ancora una richiesta concreta di risarcimento: “Non c’è stata alcuna quantificazione del danno da parte mia. Me l’ha confermato la mia avvocata, né sappiamo da dove nasca quella cifra“, le sue parole. A detta dell’ex Presidente della Camera in poche parole, tirare in ballo questa cifra – non confermata dal suo legale – sarebbe l’ennesima mossa con cui il segretario generale della Lega intende screditare la sua rivale politica ed ora anche giudiziaria. La controversia sarà risolta in aula nel prossimo futuro.

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