Dopo aver ricevuto il vaccino anti-Covid, Basilio Pompei – 103 anni e una vita da raccontare – è diventato il bersagli di accuse ed insulti sul web.
Basilio Pompei, 103 anni, ex macellaio di Pontassieve e una vita da raccontare nelle scuole, è il più anziano paziente ad aver ricevuto in Toscana la vaccinazione anti-Covid. “Nonno Basilio” – è così che lo chiama chi gli sta vicino – vive insieme ad altri 14 ospiti nella Residenza Sanitaria per Anziani Villa San Biagio, una struttura Covid-free di Dicomano, nell’area della città Metropolitana di Firenze.
Da giovane, impegnato come soldato durante la seconda guerra mondiale, Basilio fu tra i molti militari italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori del Terzo Reich nei giorni successivi all’armistizio italiano dell’8 settembre 1943. Dopo la cattura, l’uomo fu costretto a rimanere rinchiuso per due anni in un campo polacco, dal quale riuscì a fare ritorno a casa dopo un viaggio complicato, pericoloso e rocambolesco. Una vita sulla quale, insieme ai compagni di prigionia Elio Materassi ed Antonio Ponzalli, Basilio ha scritto una raccolta di memorie – “Diari di guerra e di prigionia” – e che ha anche ispirato un documentario dal titolo “In mano ai barbari“.
Ma la barbarie, evidentemente, non conosce confini geografici o temporali, se è vero che nei giorni scorsi, dopo aver ricevuto la somministrazione del vaccino anti-Covid, Basilio è diventato oggetto di insulti sui social. La sua colpa sarebbe quella di aver fatto sprecare una dose del trattamento, vista l’età avanzata raggiunta dall’uomo: “Avrebbe dovuto lasciare la dose a qualcun altro, è inutile vaccinare un 103enne“, ha scritto qualcuno; “sempre negativo e gli fanno il vaccino“, ha pensato di commentare qualcun altro; ma c’è anche chi, in merito alla somministrazione del vaccino a Basilio, si sia spinto a sostenere che “le cavie servono“. Tutte accuse che non hanno minimamente impressionato Basilio: “Per me non fa nessuna differenza. A 103 anni di vaccini ne ho fatti di tutti i colori e questo non aveva niente di diverso dagli altri. Se poi qualcuno scrive o commenta, io non ho proprio nulla da dire“, ha commentato.
Dopo una vita come la sua, Basilio – Premiato con la Medaglia d’oro assegnata dal Prefetto di Firenze e con il Ponte Mediceo, il massimo riconoscimento del Comune di Pontassieve – non poteva certo farsi intimorire dalle parole di qualche strampalato personaggio che affolla la giungla della rete. “Ho girato tutta l’Europa, ho fatto il militare in un sacco di posti. Di questa storia non ne so niente. Io ormai sono come una pianta inerte, che non si cura di nulla“, ha detto ancora, riferendosi alle polemiche seguite alla sua vaccinazione.