Polemiche sulla decisione di Matteo Salvini di indossare, durante una visita in Via D’Amelio, una mascherina raffigurante il giudice Paolo Borsellino. “Una vomitevole passerella”, secondo il fratello del magistrato ucciso dalla Mafia.
La visita a Palermo di Matteo Salvini lascia dietro di sé strascichi polemici. Il leader della Lega, oggi nel capoluogo siciliano, ha infatti deciso di rendere omaggio alla figura del giudice Paolo Borsellino recandosi in visita in via D’Amelio, proprio dove il magistrato morì per mano della mafia – insieme a cinque agenti della sua scorta – il 19 luglio del 1992. A scatenare le proteste di molti esponenti politici la scelta di Salvini di indossare, per l’occasione, una mascherina – ricevuta dall’assessore regionale siciliano Alberto Samonà – con l’effige proprio del giudice. Un’immagine che ha lasciato scontenti in molti, soprattutto perché recentemente, lo stesso Salvini aveva utilizzato il dispositivo di protezione individuale come veicolo di messaggi politici – si pensi, ad esempio, alle mascherine a sostegno della campagna elettorale del Presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump.
Una scelta che il leader della lega rivendica ancora oggi, nonostante i fatti degli ultimi giorni abbiano creato non poco imbarazzo ai sostenitori – a livello internazionale – del magnate statunitense. “Trump ha ricevuto il voto di 70 milioni di elettori, se fossi stato americano avrei votato per lui“, ha ribadito oggi Salvini. “Detto questo, condanno ogni degenerazione, ogni violenza, ogni arroganza, ogni sopraffazione da Pechino a Washington: quella non è democrazia, non è libertà“, ha proseguito il numero uno della Lega, secondo il quale le immagini dei giorni scorsi a Washington rappresentano “scene incredibili e imbarazzanti che rischiano di rovinare una presidenza positiva in termini economici e di accordi di pace in Medioriente. E comunque, in democrazia chi vince ha ragione“.
Nonostante questo, però, l’ex Ministro dell’Interno, alla vigilia del processo Open Arms – che si apre domani presso il Tribunale penale – ha pensato che fosse meglio optare per una mascherina recante l’immagine di Paolo Borsellino piuttosto che quella a sostegno del contestatissimo Presidente USA. “Me l’ha data il nostro assessore e ho ritenuto giusto indossarla. Ogni volta che vengo a Palermo ritengo un dovere civico e umano rendere omaggio a Paolo Borsellino e agli uomini e alle donne della scorta, mi sembra il minimo“, ha spiegato Salvini, che dopo il minuto di raccoglimento in via D’Amelio si è recato presso la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana – a Palazzo dei Normanni – per incontrare i membri del gruppo leghista a sostegno del Presidente Nello Musumeci.
Immediate le proteste da parte di esponenti siciliani sia del Movimento 5 Stelle che del Partito Democratico: “Il personaggio ormai è noto, soprattutto nella sua propensione a mistificare e strumentalizzare. È bulimico. Ma non può permettersi di offendere i simboli dell’antimafia, come ha fatto con la mascherina che ritrae l’immagine di Paolo Borsellino , chieda scusa, cerchi il senso del limite“, ha affermato Mario Perantoni, presidente grillino della Commissione Giustizia della Camera. E se l’ex Ministro dell’Interno ha prontamente replicato alle accuse degli avversari politici, sostenendo che non si può “fare polemica anche sulla lotta alla Mafia“, nel dibattito ha deciso di intervenire anche Salvatore Borsellino, fratello del giudice, definendo quella di Salvini una “vomitevole passerella“.
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