Il viceministro alla Salute Pier Paolo Sileri avanza dubbi sul “metodo Italia”: ancora troppi morti nonostante la decrescita dei casi di Covid.
Da settimane i casi di Covid hanno iniziato a scendere ma il numero dei decessi non segue lo stesso trend. Siamo i primi in Europa e tra i primi in tutto il mondo per numero di morti di Coronavirus. Il “metodo Italia”, più volte vantato dal Governo come il migliore, non ha impedito al virus di continuare a diffondersi nonostante il lockdown di marzo, quello di novembre e questo di Natale. Ad essere perplesso è anche il viceministro alla Salute Pier Paolo Sileri, medico specializzato in Oncologia e intenzionato ad abbandonare il Governo per tornare a fare il suo mestiere a fine legislatura. Perché – a suo avviso – “In un Paese normale i medici stanno in sala operatoria“. Sileri ai microfoni di Timeline su SkyTg24 ha dichiarato: “Il dato dei decessi in Italia non cala, il perdurare di questi numeri deve farci pensare. E’ vero che abbiamo una popolazione anziana però è pur vero che se questo continua nel tempo qualche errore deve essere ricercato“. In pratica, secondo il viceministro, il Governo sta sbagliando qualcosa nel modus agendi. Non è la prima volta che Sileri si espone per biasimare l’operato della Maggioranza di cui pure fa parte. Recentemente non ha esitato a puntare il dito contro i dirigenti del Ministero della Salute che – a suo dire – hanno “mandato medici e infermieri a morire” per l’assenza un piano pandemico aggiornato e adeguato a far ronte all’emergenza.
Per quanto riguarda il vaccino anti Covid Sileri ha ripetuto che non si può escludere l’ipotesi dell’obbligo qualora una fascia troppo ampia di popolazione rifiutasse di vaccinarsi e non rendesse, dunque, possibile il raggiungimento dell’immunità di gregge. Tuttavia, per rendere più agevole la somministrazione specialmente a chi ha difficoltà a spostarsi, nella legge di Bilancio è stata inserita la possibilità di vaccinarsi anche nelle farmacie sotto la supervisione di medici assistiti, se necessario da infermieri o da personale sanitario. Nelle intenzioni del Governo questo dovrebbe servire a rendere più facile per tutti farsi somministrare il farmaco e dovrebbe accelerare il percorso verso l’auspicata immunità di gregge.