Legge di Bilancio: il Governo dimezza il bonus per i redditi bassi

Rischia di subire un decurtamento del 50% il bonus di 100 euro pensato per le famiglie a basso reddito. Tutto ciò a causa di una “svista”.

manovra_bilancio_errore 30.12.2020 Leggilo.org
Getty Images/Vincenzo Pinto

Il 2020 certo non si chiude nel migliore dei modi per milioni di italiani. Taluni hanno perso i propri cari mentre altri hanno perso il lavoro restando senza nulla o quasi. Il numero dei nuovi poveri, stando alle previsioni, sembra destinato a raggiungere quota 5 milioni: in pratica 1 italiano su 12. Per dare un piccolo – ma comunque importante – sostegno ai nuclei amiliari a basso reddito, il Governo aveva previsto un bonus di 100 euro al mese, ovvero 1200 euro l’anno. Il provvedimento – estensione di quello di 80 euro introdotto dall’ex Premier Matteo Renzi – era stato introdotto nella Manovra di Bilancio per il 2021 che dovrà essere approvata oggi in Senato con il voto di fiducia. Ma, causa “svista” nel comma 8 del testo, ora anche questo piccolo beneficio pensato per i redditi ineriori ai 28mila euro annui, rischia di venire dimezzato e le famiglie potrebbero ricevere non già 1200 ma solo 600 euro per l’intero anno.

Ad ammettere l’errore è stato il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani il quale ha spiegato che, qualora l’errore non venisse corretto, si spenderebbero solo 1,6 miliardi invece dei 3,3 preventivati. Un bel risparmio per le casse dello Stato, dunque. Ma a pagare il conto, purtroppo, sarebbero le asce economicamente più sofferenti. Forse un risparmio per le casse dello Stato ma un altro colpo per i cittadini che hanno diritto alla misura. Misiani ha comunque puntualizzato che è ferma intenzione del Governo correggere l’errore il prima possibile: “Per intervenire è necessaria una norma di legge. Il Governo ha intenzione di farla il prima possibile, dopo l’entrata in vigore della legge di Bilancio”. Ma perché non intervenire prima? Perché attendere che la Manovra di Bilancio entri in vigore? Il viceministro all’Economia ha spiegato che se la correzione fosse fatta con un emendamento, il testo, una volta modificato, dovrebbe essere nuovamente approvato dalla Camera e questo ulteriore passaggio renderebbe impossibile approvare la Manovra entro il 31 dicembre, data ultima per evitare l’esercizio provvisorio.

Le discussioni portate avanti da settimane in Parlamento hanno ridotto ai minimi termini il tempo per esaminare il testo della Manovra. Il Senato in soli tre giorni non ha potuto esaminare né emendare un testo di 450 pagine, 20 articoli e migliaia di commi. Il disegno di legge è stato trasmesso solo ieri all’aula dalla Commissione Bilancio senza che questa abbia votato il mandato al relatore di Maggioranza. E sempre nella serata di martedì – dunque del medesimo giorno – il Governo, per abbreviare ulteriormente i tempi, ha posto la questione di fiducia che verrà votata oggi.

Secondo la spiegazione riportata dal quotidiano di Franco Bechis, Il Tempo, la “svista” sarebbe dovuta ad un fatto molto semplice: il Governo, per la Manovra 2021, si sarebbe limitato a ricalcare il testo della Manovra 2020 dove la misura sussidiaria copriva solo il secondo semestre dell’anno. E non sarebbe neppure l’unica “svista” presente nel testo. Secondo quanto sostiene il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, sarebbe stata duplicata una norma nel Ristori Quater. Mentre la senatrice di Forza Italia Paola Binetti ha denunciato la cancellazione di un fondo di 5 milioni di euro volto a garantire gli screening ai neonati in modo da poter individuare per tempo eventuali malattie rare.

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