La Senatrice a vita Liliana Segre, insieme ai colleghi Loredana De Petris e Gianni Marilotti, chiede al Governo di prendere in considerazione la necessità di far rientrare, tra le categorie cui somministrare il vaccino in modo prioritario, anche i detenuti ed il personale che lavora all’interno delle carceri.
La Senatrice a vita Liliana Segre ha firmato un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per chiedere che i detenuti reclusi nelle carceri italiane vengano inseriti tra le categorie da vaccinare con priorità contro il Covid.
Segre è da sempre particolarmente sensibile al tema delle condizioni di reclusione dei detenuti. Lo testimoniano le diverse visite effettuate negli anni presso diversi istituti, in particolare quello di San Vittore a Milano, nel corso delle quali in più di un’occasione ha ricordato con riconoscenza come i detenuti siano stati, durante i rastrellamenti nazisti, gli unici a salutare gli ebrei avviati ai treni per Auschwitz, in un clima di generale caratterizzato da grande indifferenza. Su quei treni, come noto, viaggiò anche la stessa Segre, allora tredicenne, insieme al padre Alberto.
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