Tiziano Ferro è stato ospite di Silvia Toffanin a Verissimo parlando della sua omosessualità spiegando i motivi dell’iniziale omissione
Il celebre cantante è stato ospite a Verissimo nel salotto di Silvia Toffanin. In questo sabato pre natalizio ha avuto una chiacchierata con la conduttrice trattando molti temi, tra questi anche quello relativo alla sua omosessualità. Il momento clou dell’intervista è stato quello della spiegazione dei motivi che hanno portato tardi al suo coming out, parlando di omissione e non di bugia. Infatti per lui non si è trattata di una bugia ma di una omissione importante che gli ha permesso di arrivare a capire “chi ero”. Il tempo necessario per lui per rendersi conto a 20 anni di quello che era realmente, anche se probabilmente qualcuno vicino a lui avesse già intuito qualcosa. “In una società non pronta all’epoca nell’accettare certi argomenti, avevo paura di bullismo e comportamenti strani”. Queste le parole dell’artista di Latina che si è aperto al pubblico.
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Tiziano Ferro ha anche raccontato altri aspetti della sua vita, concentrandosi sulla sua omosessualità che adesso non lo fa star male. “Non porto rancore nei confronti di chi da bambino mi bullizzava, la società del tempo non era pronta a certi passi”. Nella lunga intervista concessa a Silvia Toffanin ha parlato anche di una forte criticità del suo passato. Ossia dell’alcolismo. “Non pensavo di essere un dipendente, non mi consideravo alcolista. Pensavo fosse giusto bere e non mi facevo problemi. Poi sono arrivato alla dipendenza fisica. Ho capito di dover smettere quando un mio ex nel 2014 mi ha lasciato perché avevo un problema. A 34 anni avevo il fegato al limite della cirrosi epatica”. La struttura di riabilitazione e la vittoria contro l’alcol la sua vittoria più grande. “Per colpa della mia dipendenza in passato ho perso fidanzato lavoro e anche alcuni amici”.