Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non ha mancato di fare gli auguri di compleanno a Papa Francesco e si è soffermato sul Natale che ci attende.
Il 17 dicembre 1936, a Buenos Aires, nasceva Jorge Bergoglio. Dal 13 marzo 2013 tutti lo conosciamo – e apprezziamo – sotto il nome di Papa Francesco. E’ stato il primo a scegliere il nome “Francesco”, a voler simboleggiare la sua scelta di vita votata alla semplicità e umiltà, esattamente come il Santo patrono d’Italia. Il Premier Giuseppe Conte ha mandato i suoi auguri al Pontefice attraverso Twitter rivolgendosi al Santo Padre in modo piuttosto informale, come se facesse gli auguri ad un caro amico. Meno informali, invece, i toni usati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, al contrario, si è mai rivolto al Papa con la massima reverenza e ha parlato del Papa descrivendo ed elogiando il suo operato, specialmente durante questi difficili mesi di pandemia. “Santità, nel giorno del suo ottantaquattresimo compleanno, voglia accogliere i più fervidi auguri che ho il piacere di porgerle a nome del popolo italiano”.
Il Presidente si è soffermato sul ruolo centrale del Santo Padre nel dare conforto e speranza a milioni di persone durante un anno che ha messo in ginocchio il Paese sotto tanti punti di vista: “Durate questo terribile anno di pandemia Francesco non ha fatto mancare a tutti gli italiani vicinanza partecipe e solidale. Persone di fedi diverse nei momenti della prova e della solitudine hanno potuto costantemente avvertire il sostegno e l’incoraggiamento del Papa. I cattolici, in particolare, hanno trovato consolazione e speranza nella salda certezza della Sua generosa preghiera”.
Il capo del Quirinale si è poi soffermato a riflettere sul Natale che ci attende. Il Governo continua a riunirsi con i membri del Comitato tecnico scientifico e con le Regioni per trovare una quadra che sembra non venire mai raggiunta. Tra chi predilige la via morbida e chi, invece, preme per un lockdown natalizio, i cittadini continuano a vivere nella confusione. Mattarella spiega: “Il Natale ormai alle porte sarà celebrato in circostante del tutto particolari. Pur nel disagio che esse possono comportare, tali limitazioni dischiudono un richiamo agli aspetti più autentici ed essenziali di questa festa e del suo universale messaggio di fratellanza e di pace. Un messaggio, Padre Santo, di cui quest’anno le nostre comunità avvertono ancor più acutamente il bisogno”. In pratica, secondo il Presidente della Repubblica, ulteriori restrizioni potrebbero aiutarci a riscoprire la vera essenza del Natale che non deve essere sinonimo di regali, shopping o consumismo. Tuttavia un lockdown durante i giorni festivi e prefestivi potrebbe significare ingenti perdite per commercianti e ristoratori.