Il vaccino non sarà la soluzione definitiva al Covid se i contagi non scendono, non dobbiamo interpretarlo come un “liberi tutti”. A dirlo l’epidemiologa Stefania Salmaso.
I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – salgono di 18.236 unità e portano il totale a 1.906.377. Nelle ultime ventiquattro ore 683 morti che fanno salire le vittime a 67.220. Da ieri 185.320 tamponi.
I casi attualmente positivi sono 635.343, – 10.363 rispetto a ieri. I guariti raggiungono quota 1.203.814 registrando un incremento di 27.913 unità. I ricoverati scendono a 26.427, -470 mentre gli assistiti nelle terapie intensive sono 2855, -71 rispetto a ieri.
Il vaccino continua ad essere terreno di scontro e fonte di dubbi. Scontri all’interno del mondo politico e medico circa la possibilità di renderlo o meno obbligatorio. Dubbi per i milioni di italiani che attendono le prime dosi le quali arriveranno a stretto giro, forse ancora prima di quanto previsto inizialmente dal Governo e dal Commissario Domenico Arcuri visto che la valutazione dell’Ema è stata anticipata al 21 dicembre. Tuttavia i dubbi ora riguardano anche la sua efficacia. Secondo il virologo Robert Gallo – uno degli scienziati che negli anni ’80 scoprirono il virus dell’Aids – l’immunità data dal vaccino anti Covid potrebbe non durare.
Ora interviene un’altra scienziata, l’epidemiologa Stefania Salmaso, a dichiarare che il vaccino potrebbe addirittura avere l’effetto paradossale di provocare un aumento dei contagi. L’esperta – intervistata dalla Repubblica – ha spiegato: “Se l’indice R resterà alto, se gli scettici saranno numerosi e se l’iniezione verrà interpretata come un lasciapassare per una vita senza cautele, allora non riusciremmo ad arginare la circolazione del virus”. Salmaso – componente del nuovo comitato scientifico dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha aggiunto: “Se la falsa sicurezza data dal vaccino ci facesse abbandonare cautele, distanze e mascherine, i contagi potrebbero addirittura risalire”.
Inoltre l’epidemiologa puntualizza che, ad oggi, non si sa ancora se il vaccino anti Covid si limiti a bloccare i segni clinici oppure si riesca anche a impedire di contrarre l’infezione. Nel primo caso, infatti, anche le persone vaccinate potrebbero continuare a contagiare altri soggetti. pertanto sarebbe indispensabile continuare a mantenere le distanze di sicurezza e indossare la mascherina. E, pur riuscendo a contenere i contagi e ad evitare casi seri di malattia, sarebbe impossibile raggiungere l’immunità di gregge. In tal senso il vaccino, più che a impedire di contrarre il Covid, sarebbe utile ad alleggerire la pressione suglio ospedali e, in particolare, sulle terapie intensive. E’ pur vero che, stando agli studi effettuati da Pfizer, il numero di contagiati in seguito al vaccino è risultato essere davvero esiguo rispetto ai non vaccinati: su circa 21mila volontari che hanno ricevuto il vaccino ci sono stati 8 contagi mentre tra i 21mila volontari che hanno avuto il placebo i contagi sono stati 162.
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